Omicidio Saman. Lo zio Danish Hansnain nega ogni coinvolgimento e dice di essere stato incastrato

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AgenPress –  Lo zio di Saman Abbas, estradato il 20 gennaio dalla Francia, dove era stato il 22 settembre, avrebbe negato ogni coinvolgimento con la scomparsa della nipote. Nell’interrogatorio davanti al Gip Luca Ramponi concluso dopo meno di due ore e mezza, secondo quanto si apprende Danish Hansnain, pachistano 34enne, avrebbe sostenuto di essere stato “incastrato”.

Carabinieri e Procura di Reggio Emilia lo accusano di essere invece l’autore materiale e l’organizzatore dell’omicidio della ragazza, scomparsa dal 30 aprile da Novellara dopo essersi ribellata a un matrimonio combinato.

L’interrogatorio si è svolto in videocollegamento dal carcere di Reggio Danish è ritenuto l’esecutore materiale del delitto, in concorso con due cugini e i genitori della 18enne. In tribunale a Reggio Emilia, davanti al Gip Luca Ramponi che ha firmato l’ordine di custodia cautelare, ci il pm Laura Galli e il maggiore Maurizio Pallante, comandante del nucleo investigativo dei carabinieri di Reggio Emilia. Hasnain è difeso dall’avvocato Lalla Gherpelli. Nelle udienze a Parigi fin qui lo zio di Saman ha sempre negato ogni responsabilità. 

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