AgenPress – Sarebbe stata fissata al primo marzo, a quanto si apprende, l’udienza del Tribunale di Napoli sulla richiesta del M5s di revoca della sospensione dello Statuto. Sempre il primo marzo dovrebbero arrivare le conclusioni sull’eccezione di incompetenza territoriale nella causa di merito.
I legali del M5s, tra i quali Francesco Astone, avevano presentato a Napoli un’ istanza di revoca contro la sospensiva che aveva bloccato la validità del nuovo statuto scritto da Giuseppe Conte e la sua elezione a Presidente del M5s.
Una decisione, questa del Tribunale di Napoli, che era arrivata dopo l’istanza presentata da tre attivisti del M5s rappresentati dall’avvocato Lorenzo Borrè che avevano contestato l’esclusione dalle votazioni degli iscritti da meno di sei mesi per il nuovo Statuto e, di conseguenza, il mancato raggiungimento del quorum per l’elezione di Conte. Il 1 marzo era atteso che il Tribunale fissasse l’udienza per risolvere la questione della competenza territoriale nel processo di merito. Da quanto risulta, invece, il tribunale dovrebbe discutere nella stessa data anche l’istanza di revoca della sospensiva presentata dal M5s.
Richiesta presentata sulla base di una comunicazione del 2018 tra l’allora capo politico Luigi Di Maio e all’allora componente “anziano” del Comitato di Garanzia del M5s, Vito Crimi. Nella missiva Di Maio proponeva di usare lo stesso criterio per l’accesso al voto degli iscritti applicato alle votazioni e alle consultazioni su Rousseau anche alle votazioni che hanno come oggetto la convocazione dell’Assemblea degli iscritti. E dunque autorizzare a “prendere parte a tutte le future convocazioni dell’Assemblea, gli iscritti da almeno sei mesi con documento certificato”.