AgenPress – “Fra le assurdità e le contraddizioni della guerra rientra a pieno titolo anche l’iniziativa dell’ambasciatore russo in Italia, che invoca i principi dello Stato di diritto, quotidianamente calpestati dal governo del suo Paese, per punire il giornalista della Stampa Domenico Chirico. L’esposto depositato in Procura a Roma, destinato a non approdare a nulla perché nell’articolo ‘incriminato’ non c’è scritto nulla di quanto afferma l’ambasciatore, non fa altro che confermare, qualora ce ne fosse stato bisogno, quale sia l’atteggiamento dei rappresentanti del governo di Mosca nei confronti dei giornalisti e del loro lavoro”.
Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della stampa.
“Pensare di mettere a tacere la stampa italiana con iniziative pretestuose e dal sapore intimidatorio è inutile e controproducente, anche perché in Italia le querele temerarie contro i giornalisti, complice l’inerzia di Parlamento e governo, sono quasi uno sport nazionale. L’esposto dell’ambasciatore, semmai, rende sempre più necessaria la presenza dei media italiani e occidentali in Russia per smontare la propaganda del regime e dare voce a quanti nel Paese, non soltanto giornalisti indipendenti cercano di dar corpo al dissenso contro la guerra all’Ucraina e l’azione del governo”.