AgenPress. “L’accordo di libero scambio tra Ue e Nuova Zelanda porterà ulteriori effetti negativi e discriminazioni ai produttori italiani di kiwi.
Il documento non ha tenuto conto delle segnalazioni del settore e andrà a colpire importanti operatori in Italia e Grecia, che subiranno comportamenti protezionisti della Nuova Zelanda verso varietà di kiwi europee e le pratiche anticoncorrenziali portate avanti da Zespri Group Limited, già in posizione dominante, in violazione del principio di reciprocità sancito dal WTO e dello spirito di reciproca liberalizzazione e facilitazione commerciale che dovrebbe caratterizzare ogni accordo di libero scambio.
Un accordo al ribasso, dal momento che l’interesse della Nuova Zelanda verso il nostro mercato è infinitamente maggiore rispetto a quello degli esportatori europei verso il Paese dell’Oceania, e del tutto immotivato: non riusciamo a comprendere quali siano i vantaggi per l’Ue.
Abbiamo presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere spiegazioni e invocare reciprocità, attraverso l’istituzione di un accordo di riconoscimento reciproco per protocolli e certificazioni richieste e per definire un dettagliato programma di discussioni tecniche con la Nuova Zelanda, a cui possano partecipare produttori Ue di kiwi.
L’industria europea del kiwi si sente abbandonata e vittima sacrificale sull’altare della protezione europea di altri settori agricoli: il loro grido d’allarme non deve essere ignorato”.
Così in una nota gli europarlamentari della Lega Marco Campomenosi (capo delegazione) e Danilo Oscar Lancini, componenti della commissione commercio internazionale.