AgenPress. “Voteremo con convinzione la fiducia al premier Draghi. Ora bisogna programmare gli obiettivi di fine legislatura, cruciali per il Paese. Tutto il Paese sta chiedendo a Draghi di rimanere, dagli oltre 1000 sindaci al Terzo settore, includendo mondo accademico, mondo delle imprese, Confindustria stessa, e quindi rimandando al parlamento la responsabilità di ribadire la propria unità e determinazione nel raggiungimento degli obiettivi: dal PNRR, alla legge di bilancio.
Draghi in buona sostanza ha detto: tocca a voi, io ci sono, ma siete voi che dovete decidere. Un capovolgimento radicale della vecchia affermazione: Costi quello che costi… Non sarà lui a decidere, sarà il Parlamento, ma alle sue condizioni. Aprire in questo momento una campagna elettorale, con i suoi costi e con il suo effetto distrattore rispetto alle vere urgenze del paese, non sembra utile e conveniente a nessuno, salvo in chi sta già all’opposizione e vuole lucrare sul disastro che si creerebbe.
Così non ci resta che votare la fiducia, confermando che i numeri ci sono e sono più che sufficienti, anche senza il M5S, e sperare che Draghi accolga la nostra disponibilità come misura necessaria, e almeno per ora, sufficiente ad andare avanti almeno per i prossimi sei mesi. Termine naturale dell’attuale legislatura”.
Lo afferma Paola Binetti, senatrice dell’Udc.