Giornata mondiale del cane. Enpa, molti cani vittime di uccisioni e maltrattamenti anche in ambiente familiare

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AgenPress – Si celebra oggi in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Cane, appuntamento che dal 2004 è ormai diventato fisso con l’obiettivo di celebrare l’animale che viene considerato “il miglior amico dell’uomo” e di sensibilizzare le persone sulla necessità di adottarli. I numeri confermano e danno la dimensione della presenza del cane nella nostra vita quotidiana: 13,6 milioni quelli registrati nell’Anagrafe canina. A questo dato purtroppo fa da contrappeso il dato degli ingressi nei rifugi dei cani abbandonati: 101.309 nel 2021. Il dato è ufficiale (la fonte è il Ministero della Salute) ma va detto che non tutti i cani abbandonati riescono a ricevere il necessario soccorso e a essere accolti in un rifugio. Secondo Enpa, infatti, il numero fornito dal Ministero è solo una parte, quella ufficiale, del problema reale.

L’IMPEGNO DI ENPA

Nel 2021 (dati ufficiali del Bilancio di Missione Enpa 2022), la Protezione Animali ha aiutato e accudito tramite le proprie Sezioni sul territorio ben 22.891 cani. Direttamente Enpa ha microchippato sempre nel 2021 3.124 cani e si è occupata della microchippatura (quindi dell’iscrizione dei cani nell’Anagrafe canina) di 8.049 cani tramite le strutture veterinarie pubbliche. Il dato totale è di 11.172 animali che finalmente hanno identità e cittadinanza e possono essere adottati, come è già successo a molti. Per il Ministero della Salute, nel 2021 sono stati adottati 33.981 cani. Enpa, da sola, ha dato in adozione 10.497 cani, quindi un terzo del totale.

Fondamentale anche il ruolo sul piano della prevenzione del randagismo che i volontari dell’Enpa hanno svolto nel 2021 e continuano a svolgere. La Protezione Animali ha sterilizzato direttamente 2.734 cani e si è occupata della sterilizzazione di altri 3.592 cani tramite le strutture sanitarie pubbliche, per un totale di 6.326.

IL CANE È DI FAMIGLIA, EPPURE… 

All’Anagrafe pubblica sono registrati 13,6 milioni di cani. La stragrande maggioranza di questi vivono con noi, nelle nostre case e sono a tutti gli effetti componenti delle nostre famiglie. Eppure i cani continuano a essere vittime di uccisioni e maltrattamenti, non solo per strada a danno dei randagi ma anche nell’ambiente domestico. Enpa, con il suo Ufficio Legale e tramite le Sezioni territoriali, ha denunciato numerosi casi ed è parte civile in diversi processi. Poi ci sono gli episodi di abbandono. Se da una parte il numero dei cani abbandonati per fortuna diminuisce sempre di più con il passare degli anni, dall’altra nell’estate del 2021 è emerso un nuovo inquietante fenomeno denunciato e documentato dall’Enpa: quello della cessione volontaria. La scorsa estate la Protezione Animali ha registrato un aumento delle cessioni del 17% rispetto all’estate precedente. Colpa – secondo Enpa – del cambiamento delle abitudini post lockdown e della superficialità con cui alcuni italiani hanno accolto gli animali domestici in famiglia. Quest’ultimo elemento introduce un altro tema, quello delle adozioni responsabile.

Per qualcuno quindi è semplice “liberarsi” di un cane. Per altri per fortuna no. Perché i cani davvero danno tanto a noi e alla nostra vita, sanno comprenderci, sanno aiutarci. Sanno imparare. «Un cane – ha spiegato a Vanity Fair Giusy D’Angelo, esperta cinofila e componente della Giunta Esecutiva di Enpa – può imparare a comprendere dalle 180 alle 250 tra parole e gesti specifici, ha la stessa capacità di apprendimento di un bambino di due anni. Inoltre sono in grado di comprendere dall’odore lo stato d’animo del loro umano e reagire di conseguenza. A seconda delle emozioni provate, infatti, il corpo produce particolari secrezioni che gli uomini non rilevano, ma gli animali sì. Riescono a capire le varie fasi della giornata e sono estremamente regolari con i propri orari, pur non avendo la percezione reale del tempo».

Infine va ricordato che i cani rappresentano anche un elemento importante per il Paese da non sottovalutare in termini di creazione di posti di lavoro e di economia. Il Rapporto Assalco-Zoomark 2021 ha rilevato che il mercato dei prodotti per l’alimentazione dei cani e gatti in Italia ha generato un giro d’affari annuo pari a 2.431 milioni di euro, segnando un aumento del fatturato dell’8%.

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