AgenPress – “Uno di punti forti è stata l’unità sostanziale fra di noi e vorrei ripartire da questo. Ci saranno candidature diverse ma fra noi non c’è mai stato un momento” di divisione “nemmeno i più difficili, c’è sempre stata una fondamentale unità di intenti, è quella che vi chiedo di apprezzare e rilanciare, anche con idee diverse, ma in uno spirito di profonda unità”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, nella relazione alla direzione del partito, in corso al Nazareno.
“Abbiamo uno Statuto ben fatto che si può applicare bene alla situazione che abbiamo di fronte. Ci vuole un congresso costituente per il nuovo Pd prima di tutto perché l’ultimo congresso lo abbiamo fatto prima del covid, un’era geologica fa. Non è immaginabile un altro percorso. Serve un congresso non sul nostro ombelico ma sul Paese, un congresso che discuta dell’Italia, mentre stiamo costruendo la nostra opposizione al nascente governo Meloni. Un congresso libero, che dia una forte legittimazione a un nuovo gruppo dirigente. Abbiamo di fronte una sfida epocale, di affrontare come principale forza di opposizione per riuscire a dare risposte più convincenti di quelle che il governo cercherà di dare”.
“Ringrazio quanti mi hanno chiesto un impegno di più lungo periodo ma lo riterrei un errore per voi e per il partito: iniziato la mia militanza politica da giovane, sono stato ministro nel ’98 ed è giusto che il nostro partito metta in campo una classe dirigente più giovane in grado di sfidare il governo di Giorgia Meloni, una donna giovane. Capogruppo Camera e Senato siano donne”.