AgenPress. “Parole durissime contro la malavita e la mafia, che danno il segno del coraggio della neo premier Giorgia Meloni”. Maricetta Tirrito, portavoce del Co.G.I. (il Comitato dei collaboratori di Giustizia), esprime soddisfazione per le parole utilizzate durante la seduta in Parlamento per la richiesta di fiducia al Governo.
‘Affronteremo il cancro mafioso a testa alta, come ci hanno insegnato i tanti eroi che con il loro coraggio hanno dato l’esempio a tutti gli italiani, rifiutandosi di girare lo sguardo o di scappare, anche quando sapevano che quella tenacia li avrebbe probabilmente condotti alla morte. Magistrati, politici, agenti di scorta, militari, semplici cittadini, sacerdoti. Giganti come Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rosario Livatino, Rocco Chinnici, Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Piersanti Mattarella, Emanuela Loi, Libero Grassi, Don Pino Puglisi, e con loro un lunghissimo elenco di uomini e donne che non dimenticheremo. La lotta alla mafia ci troverà in prima linea. Da questo Governo, criminali e mafiosi non avranno altro che disprezzo e inflessibilità”, ha detto la Meloni’.
“Speriamo sia il preludio ad una vera lotta che veda lo Stato nuovamente contrapporsi in maniera forte e organizzata alla criminalità. Non ho mai sentito – prosegue Tirrito – un Presidente del Consiglio usare parole così forti e dichiarare apertamente guerra a ‘cosa nostra’. Giorgia Meloni ha fatto una vera dichiarazione di guerra all’illegalità, quello che gli stessi mafiosi definiscono ‘uno sgarro’.
Mi auguro che lo Stato, in tutte le sue componenti, sia vicino alla premier in questa battaglia, mettendo a disposizione tutte le competenze e professionalità necessarie, percorrendo con coraggio questa via, senza timori o ripensamenti. E’ ora che lo Stato riprenda il ruolo guida che gli spetta, garantendo la propria vicinanza ai cittadini. Mi auguro infine – conclude Tirrito – che anche la magistratura faccia la propria parte, garantendo la certezza della pena, unico vero segnale percepito da chi si espone alle denunce nei confronti dei mafiosi”.