AgenPress – Un cadavere dentro un sacco nero, a circa due metri di profondità. E’ questo che hanno trovato i carabinieri a Novellara a meno di cinquecento metri dalla casa dove viveva la famiglia di Saman Abbas alle dipendenze di un’azienda agricola. Sono in corso i rilievi del Ris che proseguiranno nelle prossime ore e sono presenti carabinieri di Reggio Emilia e Vigili del Fuoco. Il casolare diroccato in cui è stato trovato il corpo fa parte di un complesso di ruderi, vicino a un gruppo di case dove c’era fino a poco tempo fa un allevamento di maiali. Davanti c’è un campo incolto, a fianco un boschetto e dietro gli altri edifici, alcuni abitati. Tutto intorno, serre, campi e vigne. Si tratterebbe di un luogo già perlustrato nei mesi scorsi alcune volte, nell’ambito delle ricerche del corpo della 18enne scomparsa dal 30 aprile 2021. Nelle ultime ore la svolta che ha portato al ritrovamento, tra ieri sera e questa mattina.
La direzione in cui si trova il casolare diroccato dove è stato trovato un cadavere, che potrebbe essere di Saman, sarebbe compatibile, rispetto alla casa in cui viveva la giovane pakistana, con quella in cui si muovevano i parenti della ragazza. Erano stati ripresi da un video di sorveglianza il 29 aprile, il giorno prima della scomparsa. Nel filmato si vedevano tre persone, che poi sono state riconosciute dagli inquirenti nello zio e nei due cugini indagati per il delitto, camminare con in mano piede di porco e pala: secondo gli investigatori stavano andando a scavare la fossa dove seppellire il corpo della giovane, cercato poi invano con cani molecolari e strumentazioni tecniche per oltre due mesi.
I resti umani trovati non saranno dissotterrati immediatamente. Prima di poter intervenire, infatti, dal momento che c’è un processo fissato per cinque imputati (i parenti della giovane pachistana), bisognerà procedere con una perizia tecnica nel contraddittorio delle parti, ha spiegato il procuratore di Reggio Emilia Gaetano Calogero Paci.
“Trovandoci in una fase in cui è già stata esercitata l’azione penale, quindi siamo di fronte a una corte di assise, affinché questi resti vengano recuperati, rilevati e sottoposti ad analisi occorrono delle forme particolari che già lunedì verranno attivate, con richiesta di incidente probatorio urgente alla Corte”.
“Nei prossimi giorni – ha proseguito, al termine del sopralluogo a Novellara – ci aspetta un lavoro complesso e difficile, perché le profondità e il luogo dove questi resti si trovano sono problematici da un punto di vista strutturale (c’è un edificio pericolante) e quindi occorrerà procedere con estrema cautela anche con la perizia che la Corte di assise dovrà disporre a seguito di questa nostra richiesta”.