AgenPress – La massiccia fuga di notizie rivela anche che le intercettazioni degli Stati Uniti nel Ministero della Difesa russo e nell’organizzazione mercenaria Wagner Group è più profonda di quanto si pensasse in precedenza.
Gran parte delle informazioni sulla Russia sono state raccolte tramite comunicazioni intercettate, sollevando preoccupazioni che i russi potrebbero ora cambiare il loro metodo di comunicazione per nascondere meglio la loro pianificazione.
Anche le fonti umane potrebbero essere a rischio. Le mappe dei movimenti e delle capacità delle truppe russe incluse nel tesoro di documenti provengono in parte da fonti riservate umane, suscitando timori tra i funzionari statunitensi che tali risorse potrebbero ora essere in pericolo.
I documenti mostrano che gli Stati Uniti sono stati in grado di intercettare i piani di mira russi, fino a quali esatte centrali termoelettriche, sottostazioni elettriche e ponti ferroviari e di veicoli le forze russe avevano pianificato di attaccare all’interno dell’Ucraina e quando.
Gli Stati Uniti sono stati anche in grado di intercettare la strategia russa per combattere i carri armati della NATO che dovrebbero entrare in Ucraina a partire da aprile. Il piano “prevedeva la creazione di tre zone di fuoco in base al raggio – lungo, medio e corto – con ciascuna zona coperta da armi e tipi di unità specifici”, afferma sempre il rapporto dell’intelligence statunitense.
Evidenziando le preoccupazioni degli Stati Uniti per il Gruppo Wagner, che ha migliaia di dipendenti che operano in Ucraina, i documenti discutono del nuovo reclutamento di prigionieri russi da parte di Wagner per combattere in Ucraina – sottolineando la “continua influenza del suo leader su Putin”, dice un rapporto – e i piani del gruppo per rafforzare la propria presenza in Africa e ad Haiti.
I documenti forniscono anche una finestra sulle cifre delle vittime da entrambe le parti, numeri notoriamente difficili da stimare con precisione e che gli Stati Uniti sono stati riluttanti a condividere pubblicamente in dettaglio.
Secondo uno dei documenti, le forze russe avevano subito da 189.500 a 223.000 vittime a febbraio, inclusi ben 43.000 soldati uccisi in azione. L’Ucraina, nel frattempo, ha subito da 124.500 a 131.000 vittime, con un massimo di 17.500 uccisi in azione, afferma il rapporto.