La Russia utilizza i suoi passaporti come strumento di “russificazione” nei territori ucraini occupati

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AgenPress. Secondo quanto riferisce il Ministero della Difesa britannico i residenti della parte occupata di Kherson Oblast sono stati minacciati dai russi di espulsione e sequestro di proprietà nel caso in cui non accettassero la cittadinanza russa fino al 1 giugno 2023.

“La Russia sta usando i passaporti come strumento per la ‘russificazione’ delle aree occupate, come ha fatto a Donetsk e Luhansk prima dell’invasione del febbraio 2022” ha scritto il ministero nel suo aggiornamento dell’intelligence dichiarando che la Russia ha già distribuito circa un milione di passaporti sul territorio ucraino dal 2019.

“La Russia sta probabilmente accelerando l’integrazione delle aree occupate dell’Ucraina nella Federazione Russa per dipingere l’invasione come un successo, specialmente in vista delle elezioni presidenziali del 2024” – ha aggiunto il ministero della Difesa del Regno Unito.

I delegati incaricati da Mosca nei territori occupati dell’Ucraina meridionale hanno costretto sempre più i civili a ottenere passaporti russi, ricorrendo alla violenza contro coloro che si rifiutavano di farlo.

L’Alto Rappresentante degli Affari Esteri dell’Unione europea Josep Borrell ha dichiarato che l’UE non riconoscerà i passaporti russi rilasciati ai cittadini ucraini nei territori occupati.

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