AgenPress. L’intenso lavoro diplomatico che stiamo svolgendo con i partner è volto soprattutto a superare vecchie contrapposizioni e a porre fine una volta per tutte alla stagione dell’austerità, pur senza venir meno a quella disciplina di bilancio sulla quale il governo italiano ha dimostrato serietà fin dalla manovra finanziaria, con buona pace dei gufi che preconizzavano catastrofi di ogni sorta.
É una partita complessa, sulla quale io credo che l’Italia abbia obiettivi in questo caso condivisi dalla gran parte delle forze politiche e che sono stati oggetto di sostegno bipartisan già con i governi precedenti.
Per questa ragione, lo voglio dire con serenità ma anche con chiarezza, non reputo utile all’Italia alimentare in questa fase una polemica interna su alcuni strumenti finanziari, come ad esempio il MES.
L’interesse dell’Italia oggi è affrontare il negoziato sulla nuova governance europea con un approccio a pacchetto, nel quale le regole del patto di stabilità, il completamento dell’Unione bancaria e i meccanismi di salvaguardia finanziaria si discutano nel loro complesso, nel rispetto del nostro interesse nazionale. Prima ancora di una questione di merito c’è una questione di metodo su come si faccia a difendere l’interesse nazionale italiano.
E’ quanto dichiarato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo.