AgenPress. Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, la produzione industriale a luglio scenda dello 0,7% sul mese precedente e del 2,1% su base annua.
“Dati pessimi! Il terzo trimestre comincia nel peggiore dei modi. Dopo che il Pil nel secondo trimestre 2023 è calato dello 0,4% sul trimestre precedente, le industrie restano in profondo rosso. Un chiaro campanello d’allarme che avvicina l’Italia al rischio di una recessione tecnica, dalla quale ci salveremo solo grazie alle ferie estive degli italiani che faranno decollare i servizi” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Il fatto poi che a giugno e maggio ci sia stata una crescita congiunturale è purtroppo irrilevante. Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, infatti, se si confronta la produzione di oggi con quella che conta, quella di dicembre 2022, ossia prima che iniziasse la caduta, attualmente è ancora inferiore, nei dati destagionalizzati, dell’1,9%, -3,1% per i beni di consumo, addirittura -5,2% per i beni di consumo durevoli.
Tabella n. 1: produzione industriale, variazione percentuale (dati destagionalizzati)
| Beni intermedi | Beni strumentali | Beni di consumo durevoli | Beni di consumo non durevoli | Beni di consumo | Energia | TOTALE INDUSTRIA (a) |
Differenza % Lug 2023 – Dic 2022 | -2,1 | -2,2 | -5,2 | -3,0 | -3,1 | 3,0 | -1,9 |
Differenza % Lug 2023 – Giu 2023 | -0,5 | -1,5 | -4,4 | -1,5 | -1,6 | 3,7 | -0,7 |
Fonte: Unione Nazionale Consumatori su elaborazione dati Istat
(a) escluse costruzioni