Caivano. Nuovo blitz interforze con oltre 400 uomini. Perquisizioni e sequestri. Rafforzata la scorta a Don Patriciello

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AgenPress  – A Caivano sono tornati i controlli straordinari delle Forze dell’ordine che, dall’alba di questa mattina, hanno effettuato accertamenti a tappeto in tutta l’area del “Parco verde”.

Sono stati 400 i poliziotti i carabinieri ed i finanzieri impiegati nell’attività di Polizia.

Dall’alto due elicotteri uno della Polizia di Stato ed uno della Guardia di finanza hanno controllato l’intera area. A terra sono stati impiegati gli specialisti della scientifica, i cinofili e i reparti territoriali dei tre Corpi.

Sono state effettuate decine di perquisizioni che hanno permesso di rinvenire e sequestrare sostanza stupefacente del tipo cocaina e hashish, armi e relativo munizionamento, denaro contante e impianti di videosorveglianza con telecamere poste a vigilanza di locali ed aree esterne.

I controlli amministrativi per verificare il rispetto delle norme del Codice della Strada e delle condizioni di salubrità ambientale ed igienico-sanitaria dei vari immobili ha consentito di sequestrare 12 veicoli e di accertare e contestare diverse violazioni al codice della strada.

Con l’operazione di oggi è stato dato anche avvio all’attività di censimento dei circa 700 appartamenti del Parco al fine di accertare la regolare occupazione degli stessi.

Rafforzata la scorta a Don Maurizio Patriciello.  “Non ho ricevuto ulteriori minacce”.  Il parroco prosegue le programmate attività pastorali in parrocchia. Ieri sera ha presieduto un incontro di preghiera, oggi sta guidando un pellegrinaggio in un santuario. Sul nuovo blitz di questa mattina a Caivano: “Io sono sempre contento quando lo Stato c’è. In qualsiasi forma. Oggi serve questo: bene così”.

“Sarei un buffone se dicessi di non avere paura, penso che la paura sia una buona compagna di viaggio, mi dà la grazia di essere più prudente, poi sarà quello che Dio vorrà, ma dobbiamo essere prudenti. Spero che Parco Verde possa tornare alla normalità: siamo cittadini italiani, europei e lo sono i nostri ragazzi”.

“Vogliamo essere normali e crediamo che lo Stato abbia la possibilità e la capacità di farci vivere in questo modo. Quando lo Stato vuole, e lo vediamo adesso che qualcosa sta accadendo, tutti quanti, governo, opposizione, cittadini, politica locale, dobbiamo essere uniti. Zone franche non devono essercene più né a Caivano né altrove. Noi ci crediamo fermamente”.

 

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