AgenPress. «Oggi Ursula Von der Leyen ha parlato di transizione Green e di una Ue da “mulino bianco”, lanciata verso un futuro migliore, verde ed ecosostenibile. Ma non ho sentito mezza parola sul prezzo che milioni di famiglie, lavoratori ed imprese dovranno pagare per raggiungere tali obiettivi, così ravvicinati da risultare impossibili da raggiungere nel breve termine.
E non ho nemmeno sentito parlare del fallimento delle politiche Ue targate sinistra, che in questi anni hanno prodotto eurofollie in grado di arrecare solo danni in nome di una ideologia da salotto non rappresentativa della realtà e delle esigenze dei territori e dei cittadini.
Ecco perché ho mostrato al Parlamento europeo tutta l’ipocrisia di una Ue che predica bene, ma razzola male. Una Ue che ignora che per l’approvvigionamento energetico di cui parla vengono sfruttati oltre 60 mila bambini nelle miniere di cobalto del Congo, come denunciato dall’ultimo rapporto di Unicef, con ripetute e sistematiche violazioni dei diritti umani di cui questa UE si riempie la bocca, a targhe alterne, quando più le fa comodo.
Mi rifiuto di pensare che in nome dell’ambientalismo ci siamo messi nelle mani di Paesi che violano quegli stessi diritti di cui l’Ue parla, in maniera tanto buonista quanto ipocrita. Per la stessa ideologia green da salotto, ci siamo consegnati nelle mani di colossi come Cina ed India, oggi veri leader dell’inquinamento mondiale e prossime prime economie globali, mentre le nostre produzioni crollavano, il costo del denaro aumentava, il mattone si fermava e le previsioni economiche vedevano l’eurozona arrancare a causa di una inflazione dovuta dall’aumento dei beni energetici. Questa Ue abbia il coraggio di ammettere il proprio fallimento. Le elezioni europee del 2024 sono alle porte.»
Con queste parole, nella giornata di ieri, a margine del suo intervento in plenaria al Parlamento europeo di Strasburgo, l’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca, membro sostituto della Commissione ITRE.