AgenPress – Con sacchetti di plastica in mano o con la classica busta che gli viene data all’hotspot, decine e decine di migranti ieri sera si aggiravano a Lampedusa lungo via Roma, il corso principale del paese. C’erano tanti giovanissimi, seduti sui marciapiedi, che mangiavano quello che erano riusciti a trovare o a comprare, perché hanno fame. Qualcuno ha anche rovistato nei cestini della spazzatura. La maggior parte, quasi tutti, sono rimasti fra l’hotspot e l’area di presidio dei pompieri, in attesa che fosse il loro turno per partire e andare incontro ad un futuro diverso.
Tutti giovani, molti dei quali minorenni, sono riusciti ad allontanarsi dall’hotspot quando, nel tardo pomeriggio, c’è stato un momento di caos proprio durante la distribuzione dei pasti. I migranti in giro per Lampedusa, molti dei quali tenevano stretta fra le braccia una bottiglia d’acqua minerale da 2 litri, non hanno creato fastidi né problemi d’ordine pubblico.
E’ una emergenza umanitaria. I migranti sono tutti troppo stanchi, affamati e disorientati. E’ un “mare umano” – scortato dai volontari della Croce Rossa – quello che anche stamattina è stato spostato perché è proprio dall’area dei vigili del fuoco che i migranti vengono caricati sugli autobus per raggiungere il porto dove verranno imbarcati su navi militari e traghetti di linea.