AgenPress. Nell’ultima settimana il prezzo medio della benzina al self, secondo i dati comunicati oggi dal Mase, ha superato i 2 euro al litro, ma il vero allarme riguarda il gasolio, i cui listini alla pompa crescono a ritmi sostenuti, con effetti diretti sui prezzi dei prodotti trasportati.
Lo denuncia oggi il Codacons, che fornisce i dati sulle ripercussioni per le tasche degli italiani.
Rispetto allo scorso mese di maggio, ossia da quando i listini alla pompa hanno iniziato la loro inarrestabile corsa al rialzo, un litro di benzina costa il +10,7% in più, con un aggravio da +9,7 euro a pieno pari a +233 euro annui ad automobile ipotizzando due pieni al mese – analizza il Codacons – Il gasolio è passato invece da una media di 1,650 euro al litro di maggio agli attuali 1,938 euro, con un aumento in soli 4 mesi del +17,5%. Un pieno di diesel costa così agli italiani +14,4 euro, pari ad una mazzata da +345 euro annui ad automobile.
“A fronte di questi dati il bonus benzina da 80 euro varato ieri dal Governo rappresenta una misura del tutto inutile che non servirà a nulla, perché non avrà alcun effetto né sui listini alla pompa, né sui prezzi dei prodotti trasportati a partire dagli alimentari che, come noto, risentono in modo immediato dei rincari dei carburanti” – commenta il presidente Carlo Rienzi.