AgenPress. “La manovra toglie il respiro al mondo del lavoro, ai pensionati, ai cittadini in difficoltà”. È senza appello il giudizio del segretario generale Cgil Maurizio Landini sulla legge di bilancio che sta per varare il Governo Meloni.
“Una manovra che non affronta la questione salariale”, prosegue: “Il governo, invece che intervenire là dove è partita l’inflazione, cioè dai profitti, taglia sul fronte di lavoro e salari. Senza contare che colpisce la sanità, le pensioni e aumenta le tasse”.
La conseguenza è fin troppo diretta: “Con la Uil abbiamo proclamato uno sciopero nazionale di otto ore e manifestazioni articolate in tutta Italia. S’inizia il 17 novembre e si finisce il 1° dicembre. La misura è colma, non c’è scelta”.
“L’esecutivo ha scelto di non confrontarsi con il sindacato e non ha seguito le nostre richieste”, sottolinea Landini: “Hanno fatto promesse che non sanno come realizzare, così cercano di dare la colpa a qualcun altro. Sulle pensioni fanno il contrario di quello che serve. Puntano sulla sanità privata. Parlano di asili e tagliano gli investimenti previsti dal Pnrr”.
L’ultima battuta è per i vertici con l’esecutivo. “I tavoli sono stati finti e finto è stato l’incontro sulla manovra”, conclude Landini: “Questo è solo l’inizio. Hanno fatto finta di chiederci cose ne pensassimo. Quando la democrazia viene messa in discussione, la risposta deve essere praticare la democrazia. Non ci fermeremo, è il nostro impegno”.