AgenPress – “La situazione dell’Arno è di una costante vigilanza da parte nostra, raggiungerà quella che si ritiene essere la piena massima nel passaggio da Firenze tra mezzogiorno e l’una, però se non ci sono ulteriori precipitazioni non dovrebbe creare problemi: l’Arno del resto è oggetto di lavori costanti di manutenzione”.
Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana. Il presidente della Regione, Eugenio Giani ha proclamato lo stato di emergenza regionale.
“Le previsioni – ha aggiunto – sono ancora di precipitazioni: spero non arrivino alla gravità delle precipitazioni che abbiamo vissuto. Sono precipitazioni che non avvenivano da più di 100 anni, è stata una situazione di emergenza anche perché è stata gravissima la bomba d’acqua, cioè la concentrazione d’acqua che è piovuta nell’arco di pochissimo tempo”.
Secondo Giani “non vi è quella problematicità che ci sarebbe potuta essere prima dei lavori che si stanno facendo”, perché ad esempio “ieri abbiamo inaugurato un’area di 3 milioni e mezzo di metri cubi di vasca di laminazione ed esondazione”, ha detto, parlando del sopralluogo alla cassa d’espansione Pizziconi, nel comune di Figline e Incisa Valdarno (Firenze).
“E’ che quando come è avvenuto nella giornata di ieri in Toscana – ha aggiunto il governatore – si concentrano bombe d’acqua su tutto il territorio, magari l’Arno e i suoi principali affluenti raccolgono bene le acque, ma non la rete minore: un fosso che per dieci mesi l’anno vedi in secca, diventa un torrente che invade le case”. Giani ha osservato che “ieri a Livorno sono cadute acque come mai da tantissimo tempo, però avevamo fatto dei lavori, addirittura avevamo riaperto fiumi come il Rio Maggiore e il Rio Ardenza, perché erano tombati, e non abbiamo avuto esondazioni”.