AgenPress. Si è conclusa la Cerimonia di Inaugurazione dell’a.a. 2023-2024 dell’Università di Roma Tor Vergata. L’evento si è svolto alla presenza dei ministri Bernini e Schillaci, dei rettori e delle rettrici delle università italiane e alla presenza dei prorettori e prorettrici e dei delegati e del magnifico rettore Nathan Levialdi Ghiron e ha visto come tema chiave il “Progresso Sostenibile”.
Ad aprire la cerimonia l’intervento del Ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha salutato la platea definendo l’Ateneo di cui è stato rettore fino alla sua nomina a ministro come “un polo universitario all’avanguardia, con una forte vocazione internazionale e alla sostenibilità e che rappresenta una delle eccellenze italiane nella ricerca, nella didattica e nell’innovazione”.
“Il tema del Progresso Sostenibile esprime bene la necessità di attuare interventi orientati al benessere collettivo – ha proseguito il ministro – promuovendo stili di vita sani e un modello di sviluppo basato sull’uso consapevole delle risorse ambientali, presupposto del processo di transizione che ciascuno deve impegnarsi a favorire”. “Più salute e più sostenibilità è un obiettivo che sin dai primi giorni ho posto in cima all’agenda del mio mandato”.
Il magnifico rettore Nathan Levialdi Ghiron ha scandito la sua prolusione sui temi più importanti in questo che è il suo primo anno di mandato: “Aspirare al benessere ambientale, sociale ed economico significa, soprattutto, soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere quelle future. Il concetto di sostenibilità include temi non solo legati alla mera tutela ambientale e alla preservazione delle risorse naturali, ma anche allo sviluppo economico equo e a un progresso sociale come garanzia dei diritti fondamentali di tutti i cittadini”.
“Il nostro Ateneo, attraverso i suoi programmi di studio che promuovono la cittadinanza globale e lo sviluppo sostenibile, si prefigge di preparare i nostri studenti a diventare veri e propri artefici del cambiamento”.
Il rettore cita anche l’ecologista statunitense David Orr “Nessuna istituzione nella società moderna è meglio attrezzata delle università per catalizzare la necessaria transizione verso un mondo sostenibile. Le Università formano i leader di domani e i leader di oggi. Ciò che fanno ha un impatto sulla società nel suo complesso”.
“La tensione al miglioramento del contesto in cui viviamo è un carattere distintivo del nostro Ateneo fin dalla sua fondazione ed è un’eredità che ho raccolto dai Padri fondatori. Desidero ricordare e ringraziare per la sua presenza il Prof. Garaci che ha dato un contributo fondamentale per la realizzazione del Campus Universitario e il Prof. Finazzi Agrò per la realizzazione del Policlinico e i Professori Lauro e Novelli per la realizzazione del Rettorato”.
In riferimento a un bilancio della partecipazione e degli sbocchi professionali per gli studenti e le studentesse di “Tor Vergata”, il Rettore ha sottolineato che “con vero senso di soddisfazione rilevo quanto l’approccio dell’Ateneo verso un mondo equo e solidale sia apprezzato tanto da portare un numero di iscritti pari a 34.491 per l’anno accademico 2022/23, con un tasso di occupazione dell’82%, portandoci tra i primi in Italia (5° posto) per qualità del Dottorato evidenziando, così, una sempre maggiore attrattività dei diversi corsi di studio”, in un contesto nel quale 90 docenti di “Tor Vergata” sono stati indicati dall’Università di Standford come Top 2% Scientists, il fiore all’occhiello dell’accademia mondiale.
In ambito scientifico il Rettore ha evidenziato come all’interno del proprio ambito territoriale e socio-economico “l’Università annovera complessivamente oltre 200 Gruppi di Ricerca, operanti nei vari Dipartimenti, i quali nel corso del tempo hanno instaurato collaborazioni con oltre 1.000 imprese”.
Il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha elogiato la collaborazione istituzionale e delle persone coinvolte nel processo di crescita e formazione: “Credo nella forza della collaborazione, perché è più forte della competitività, la collaborazione è più forte della contrapposizione. Così riusciamo ad andare più lontano. Nel tempo l’università si è ibridata ed è cresciuta contaminandosi, riuscendo anche a migliorare i propri asset attraverso la conoscenza”. “Tor Vergata” è riuscita a ritagliarsi uno spazio caratterizzante – ha concluso Bernini – ma in un’ottica di grande collaborazione. Questo è il concetto di Universitas”.
L’evento che è durato circa due ore ha visto la partecipazione di Miriam Calabrese, studentessa della Facoltà di Medicina e Chirurgia, in rappresentanza della comunità studentesca e di Stefano Bocchino, responsabile dell’Ufficio per lo Sviluppo sostenibile di Ateneo, in rappresentanza del personale tecnico amministrativo e bibliotecario.
Ospite d’onore della Cerimonia, Margherita Cassano, prima Presidente della Suprema Corte di Cassazione e prima giudice donna a ricoprire tale ruolo nella storia della magistratura italiana.
Il suo intervento si è focalizzato sul tema della Democrazia e della Costituzione Italiana. “Mi interessa approfondire il sentimento di democrazia. Oggi è diffusa la convinzione che per farla crescere sia necessario diffondere i diritti di partecipazione affinché il suo spirito si sviluppi”. “Credo si stia diffondendo una sorta di apatia del cittadino sul funzionamento delle istituzioni, con lo scollamento tra queste ultime e i cittadini, fenomeno che porta a un distanziamento tra Costituzione formale (complesso delle regole contenute nella Carta) e la Costituzione materiale (i comportamenti di ciascuno di noi per realizzare valori della Carta)”. Cruciale il passaggio di Cassano rivolto alle nuove generazioni: “Lo dico soprattutto per i ragazzi, la democrazia è fatta di regole faticose perché è la ricerca di un punto di equilibrio che deriva dall’abitudine all’ascolto, alla pazienza del confronto e al rifiuto di tesi precostituite in nome del dialogo”.
Alla Presidente Cassano il magnifico rettore ha consegnato l’Attestato di benemerenza e la Medaglia di Ateneo.
Nella mattinata si è svolta la posa della prima pietra del Nuovo Polo Didattico di Giurisprudenza, alla presenza del Magnifico Rettore Nathan Levialdi Ghiron, della Direttrice Generale dell’Ateneo Silvia Quattrociocche e del Rettore emerito Enrico Garaci, primo rettore dell’Università di Roma Tor Vergata dal 1982 al 1993. Garaci è stato testimone dei primi passi dell’ateneo e ne descrive con orgoglio la crescita nel tempo: “Un Ateneo importante, grande, grazie a un gruppo unitario di pionieri che si insediò e riuscì a rendere possibile una missione impossibile”.
Anche questo edificio rispetta il tema dell’inaugurazione dell’anno accademico, essendo stato progettato secondo principi di sostenibilità e parziale autosufficienza.
Circa 3000mq per un progetto ambizioso che prevede la realizzazione di 17 aule per una capienza totale di 1750 posti, oltre a 4 strutture direzionali. Un ulteriore passo verso un programma di sviluppo in cui le esigenze di apprendimento e l’attenzione all’ambiente convergeranno in un campus che darà vita a un’esperienza universitaria, fondata su principi di sostenibilità, di responsabilità e qualità di vita.
In particolare, l’edificio del Polo Didattico presenterà il consumo energetico in coerenza con un edificio nZEB (nearly zero energy building). Il consumo stimato annuo è pari a 308.906kWh/anno dei quali 87.915 kWh/anno da fonti rinnovabili in situ, principalmente impianto fotovoltaico e solare termico.
È presente un impianto di raccolta delle acque meteoriche in grado di intercettare 7.031mc/anno di acqua che comprende una vasca di raccolta del volume di 530mc. L’acqua accumulata sarà utilizzata a scopo igienico sanitario e per l’irrigazione delle aree verdi. I parcheggi sono caratterizzati da sistemazioni a verde che superano il 30% della superficie degli stalli.
Sia durante l’esecuzione delle indagini preliminari sia nella realizzazione degli interventi “costruttivi” viene assicurata, di concerto con la Soprintendenza Archeologica, la tutela di eventuali resti archeologici rilevati.