AgenPress – Una “fermata straordinaria” di un Frecciarossa per far scendere il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, perché il treno era in ritardo. La notizia è stata pubblicata in prima pagina sul Fatto Quotidiano. Il ministro ha usufruito di una “fermata ad hoc” del Frecciarossa Torino-Salerno alla stazione di Ciampino, pochi chilometri a sud della capitale.
A scendere assieme a lui ci sarebbero state solo una o due persone del suo entourage. Il quotidiano ricostruisce che, a causa di un guasto sulla tratta da Roma e Napoli, il Frecciarossa 9519 partito da Torino alle 7 e diretto a Salerno, ha accumulato un ritardo di ben 111 minuti. Proprio su quel convoglio, a Roma Termini, intorno alle 12, è salito Lollobrigida. Il ministro era diretto a Napoli Afragola, da dove poi si sarebbe dovuto recare a Caivano per l’inaugurazione del nuovo parco urbano.
Non sono mancate le polemiche. La deputata di Italia Viva Isabella De Monte paragona Lollobrigida la Marchese del Grillo di Alberto Sordi. “Ha scambiato l’alta velocità per il suo taxi. La fermata a comando è un insopportabile eccesso nell’uso del potere; essere ministri non concede infatti il ‘potere’ di fare quello che si vuole”.
“Se il ministro Lollobrigida ha davvero fermato un treno Alta Velocità in una stazione sul percorso Roma Napoli ed è sceso proseguendo poi in macchina siamo in presenza di un abuso di potere senza precedenti. I ministri possono usare i mezzi dello Stato ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini. Se la notizia sarà confermata chiederemo in Aula le dimissioni di Lollobrigida”, scrive sui social il leader di Iv, Matteo Renzi.
“Il fatto, immagino confermato perché non smentito, rappresenta un segnale devastante della politica in un momento di tagli lacrime e sangue. Lasciano a terra i cittadini” con la manovra “e fanno di un mezzo di trasporto un privilegio”, dice il leader del M5s Giuseppe.
“In un paese normale non sarebbe mai successo. Il cognato della presidente del Consiglio, il ministro Lollobrigida, quello dell’etnia italiana, avrebbe ottenuto per lui una fermata straordinaria del Frecciarossa. Se è vero, deve dimettersi”., scrive in una Sandro Ruotolo, esponente della Segreteria Nazionale del Partito democratico.
Da Trenitalia fanno sapere che “la fermata a Ciampino non ha comportato ulteriore ritardo per i viaggiatori, né ripercussioni sulla circolazione, né costi aggiuntivi per l’azienda”.
“Il treno – aggiunge – si è fermato poco dopo Roma Termini per quanto stava accadendo in linea e la deviazione via Cassino è stata decisa anche in virtù della fermata già prevista a Napoli Afragola. Dopo la ripartenza, è stata disposta la fermata presso la stazione di Ciampino, dove sono scese le istituzioni presenti a bordo, per poter far fronte a impegni istituzionali”