AgenPress – Polemiche per il raduno degli esponenti di estrema destra per commemorare le vittime di Acca Larentia, la via di Roma dove il 7 gennaio del 1978 due giovani attivisti del gruppo post fascista Fronte della Gioventù furono uccisi in un agguato davanti alla sede del Movimento Sociale Italiano (un terzo morì poche ore dopo in uno scontro con le forze dell’ordine).
Secondo quanto racconta Repubblica, alla cerimonia del 46esimo anniversario dell’attentato è andato in scena un copione fatto di saluti romani e grida squadriste. Erano presenti anche il governatore della Regione Lazio Francesco Rocca e l’assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor: una breve apparizione, il tempo di deporre una corona di fiori nel piazzale dove c’è la targa in ricordo delle tre vittime.
I militanti, invece, hanno poi raggiunto la sede del Msi, dove era presente anche il vicepresidente della Camera ed esponente di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli. E lì sono continuati i saluti romani, di fronte a un manifesto nero con il titolo “presente, presente, presente” e in alto una croce celtica bianca.