Taiwan. Gli Stati Uniti schierano 5 portaerei nel Pacifico occidentale come messaggio alla Cina

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AgenPress – Gli Stati Uniti stanno schierando cinque portaerei nel Pacifico occidentale in una mossa che, secondo gli analisti, è intesa a inviare un messaggio di deterrenza all’escalation delle attività militari nella regione da parte di Cina e Corea del Nord.

Delle 11 portaerei attive della flotta della Marina americana, tre stanno attualmente svolgendo missioni nel Pacifico occidentale e altre due arriveranno presto, ha riferito il South China Morning Post. Ciò segnerà la prima volta che cinque portaerei statunitensi dell’attuale flotta opereranno nel Pacifico occidentale nello stesso anno.

Secondo le osservazioni del Fleet and Marine Tracker dell’US Naval Institute del 5 febbraio, la portaerei USS Abraham Lincoln della flotta statunitense del Pacifico è stata rilevata in partenza dal suo porto di San Diego, in California, diretta verso il Pacifico occidentale.

Si prevede che anche la portaerei americana USS George Washington sarà schierata nel Pacifico occidentale, in sostituzione della USS Ronald Reagan. Quest’ultimo partirà dalla base navale di Yokosuka in Giappone e si dirigerà al cantiere navale di Puget Sound a Washington per manutenzione e riparazioni.

La USS Carl Vinson e la USS Theodore Roosevelt sono state schierate rispettivamente a Guam e alle Hawaii il 12 febbraio e si prevede che rimarranno nel Pacifico occidentale fino ad aprile e luglio.

Benjamin Barton, professore associato presso il campus malese dell’Università di Nottingham, ha detto al giornale che lo spiegamento aveva lo scopo di dimostrare che Washington si sta concentrando sulla regione indo-pacifica, nonostante la guerra tra Israele e Hamas e l’invasione russa dell’Ucraina. Barton ha inoltre affermato che “il contenimento della Cina all’interno della regione rimane una priorità assoluta, anche se si è verificato un rafforzamento dei legami bilaterali”.

Collin Koh, ricercatore presso la Scuola di Studi Internazionali S. Rajaratnam di Singapore, ha dichiarato che le tensioni nello Stretto di Taiwan e nel Mar Cinese Meridionale non hanno mostrato segni di allentamento. Koh ha affermato che l’aumento delle missioni delle portaerei statunitensi e delle esercitazioni militari ha lo scopo di “rassicurare sia gli alleati e i partner regionali, sia dissuadere avversari come Cina e Corea del Nord”.

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