AgenPress – A trovarli un pescatore del posto che si trovava a Sant’Angelo In Theodice, una frazione di Cassino (Frosinone), vicino al fiume. Lì ha visto i corpi dei cani: avevano le zampe legate e una busta attorno alla testa tenuta ben salda da un nastro adesivo. Sul posto è intervenuta la sezione Enpa di Cassino che ha chiamato immediatamente i Carabinieri e la Asl. I resti dei cani sono stati portati via dalla Asl e ora dovranno essere sottoposti ad autopsia per accertare le cause della morte.
Sono state attivate tutte le procedure per far partire le indagini per ipotesi di reato di cui all’articolo 544-bis c.p.(Uccisione di animali) che punisce con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi chiunque per crudeltà o senza necessità cagiona la morte di un animale. Per ora si indaga contro ignoti.
L’Ente Nazionale Protezione Animali ha presentato denuncia e invita chiunque abbia visto o sappia qualcosa a farsi avanti.
“Chi ha fatto questo orrore – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – lo ha fatto divertendosi nel vedere la sofferenza di questi poveri cani che sono stati torturati e uccisi. La nostra sezione di Cassino ha raccolto ultimamente diverse segnalazioni di cani scomparsi, sia di proprietà sia cani di quartiere. I volontari Enpa sospettano che questo ritrovamento orrendo possa essere connesso alla sparizione degli animali. Invitiamo chiunque abbia visto o sospettato qualcosa a farsi avanti e dare più informazioni possibili, anche in forma anonima. Coloro in grado di compiere azioni di questo tipo sono sicuramente persone socialmente pericolose che vanno individuate, punite e fermate. Ringraziamo le Forze dell’Ordine per il lavoro che stanno svolgendo, come Enpa non ci fermeremo finché non avremo trovato i responsabili di questo autentico orrore”.