AgenPress – Il Ministero della Cultura eliminerà la corrida dal catalogo dei premi nazionali che assegna ogni anno. Il dipartimento guidato da Ernest Urtasun, di Sumar, non presenterà il bando per quest’anno e sta avviando le procedure per l’esclusione definitiva dei tori da questi premi.
Il premio nazionale della corrida è stato creato nel 2011 per aggiungersi a quelli già assegnati nelle Belle Arti, nel Teatro, nella Musica o in altre discipline artistiche. È stato istituito un premio in denaro di 30.000 euro, 10.000 in più, ad esempio, di quanto hanno ricevuto i vincitori dei Premi nazionali di Letteratura. L’esecutivo di José Luis Rodríguez Zapatero, già nei suoi ultimi mesi, ha voluto riconoscere la corrida come “disciplina artistica” e ha creato il premio trasferendo le competenze del Ministero degli Interni a quello della Cultura.
Questi premi hanno iniziato ad essere assegnati nel 2013 e da un decennio premiano gli “straordinari meriti di un professionista della corrida, in tutte le sue diverse manifestazioni”. Finora. Quello del 2023, assegnato al torero Julián López “El Juli”, sarà l’ultimo.
Il Ministero della Cultura, che sta iniziando a bandire i trenta premi nazionali che assegna ogni anno, escluderà la corrida da questa lista. Inoltre, questo venerdì il dipartimento di Urtasun avvierà una consultazione pubblica, la prima procedura per l’eliminazione definitiva del lodo. Successivamente verrà emanata l’ordinanza ministeriale, lo strumento giuridico che regola l’insieme dei premi nazionali, e che ha subito diverse modifiche da quando i premi sono stati istituiti nel 1995.
Fonti culturali sottolineano che la decisione è “uno specchio fedele dei valori e dei sentimenti della società”, la cui preoccupazione per il benessere degli animali “è in aumento” mentre, indicano le stesse fonti, “la partecipazione agli spettacoli di corrida è, secondo i dati dal periodo 2021-2022, solo l’1,9% della popolazione”.
Il Ministero ricorda che la decisione è in linea con altre azioni di Urtasun, che ha già scelto di non assegnare alcuna Medaglia delle Belle Arti a “tutti coloro che sono legati al settore della tauromachia” nel 2023.
Sumar e lo stesso Urtasun sono stati molto critici nei confronti della corrida negli ultimi mesi. Durante un dibattito al Senato lo scorso febbraio , il Ministro della Cultura ha difeso che “esiste una maggioranza di spagnoli con una crescente sensibilità verso i diritti degli animali” e che “non condividono l’abuso sugli animali”.
La risposta di Urtasun è stata motivata da una domanda del senatore del PP, Juan Manuel Ávila Gutiérrez, che lo aveva rimproverato per alcune precedenti dichiarazioni in cui definiva la corrida come “un’attività ingiusta, sadica e spregevole, che non ha nulla a che fare con la cultura”. .
Già nel 2016, l’attuale Ministro della Cultura si era fatto promotore di una dichiarazione congiunta che mostrava il rigetto della decisione della Corte Costituzionale di annullare la legge catalana che vietava la corrida in Catalogna. Un totale di 37 deputati, tra cui Urtasun, hanno avvertito nel testo che la corrida “è un’attività ingiusta, sadica e spregevole” e che “non merita di essere legale nel sistema legale”.