AgenPress – In strada sono scesi i componenti di Aracne, Zaum, Coordinamento Collettivi Sapienza, gli studenti delle scuole superiori e gli aderenti a realtà transfemministe, con l’intento di raggiungere gli Stati Generali della Natalità. “E’ stato caricato il corteo che ha provato a portare la sua rabbia all’auditorium della Conciliazione”, accusano gli organizzatori sui social. Negli scontri ci sono stati alcuni feriti, tra cui quattro poliziotti e una ragazza che è stata colpita alla testa e portata via con l’ambulanza.
Il giorno dopo la contestazione contro il ministro Roccella, circa 250 studenti di superiori e università hanno sfilato dietro a uno striscione contro gli Stati generali della natalità e “per un’altra educazione”. Il corteo è partito da Piazzale degli eroi e si è poi diretto verso piazza Risorgimento, senza preavviso. La polizia è intervenuta respingendo i manifestanti. Nel corso degli scontri sono volati vasi di fiori verso le forze dell’ordine e scarpe rosse con tacco.
“La vostra repressione non spegnerà la nostra rabbia” hanno sottolineato dall’assemblea Aracne lanciando la manifestazione. “Sui nostri corpi decideremo sempre e solo noi”.
“È statocaricato il corteo transfemminista che ha provato a portare la propria rabbia all’auditorium”, accusano gli organizzatori sui social.
Durante la manifestazione è stato bruciato il programma “educare alle relazioni” del ministro Valditara. “Gridiamo per tutte le donne che più non hanno voce”, hanno gridato i ragazzi. “La vostra repressione non spegnerà la nostra rabbia” hanno sottolineato dall’assemblea Aracne lanciando la manifestazione.