Papa: “Dio si nasconde negli angoli scuri della vita e delle nostre città. L’infinito di Dio si cela nella miseria umana”

- Advertisement -
- Advertisement -

AgenPress. Non abbiamo bisogno di una religiosità chiusa in sé stessa, che alza lo sguardo fino al cielo senza preoccuparsi di quanto succede sulla terra, ammonisce il Papa durante la Messa presieduta in Piazza Unità d’Italia a Trieste a conclusione della 50.ma Settimana Sociale dei Cattolici, ma di una fede radicata nel Dio fatto uomo, che entra nella storia e risana i cuori spezzati.

È una fede che sveglia le coscienze dal torpore, che mette il dito nelle piaghe della società, che suscita domande sul futuro dell’uomo e della storia; è una fede inquieta, che ci aiuta a vincere la mediocrità e l’accidia del cuore, che diventa una spina nella carne di una società spesso anestetizzata e stordita dal consumismo.

É, soprattutto, una fede che spiazza i calcoli dell’egoismo umano, che denuncia il male, che punta il dito contro le ingiustizie, che disturba le trame di chi, all’ombra del potere, gioca sulla pelle dei deboli. Quanti usano la fede per sfruttare la gente? Quella non è fede.

Non dimentichiamolo – prosegue il Papa – : Dio si nasconde negli angoli scuri della vita e delle nostre città, la sua presenza si svela proprio nei volti scavati dalla sofferenza e laddove sembra trionfare il degrado. L’infinito di Dio si cela nella miseria umana, il Signore si agita e si rende presenza amica proprio nella carne ferita degli ultimi, dei dimenticati e degli scartati.

- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -