AgenPress. Questa Nazione non si salverà. No. Se si continua a parlare di antifascismo dappertutto. Se ogni azione non è confacente al politicamente corretto immediatamente subentra il “plotone” degli antifascisti che vedono, leggono, indicano. Non sapendo che i “contri” in democrazia non possono essere elementi di valutazione, ma occorrerebbe ragionare sempre usando il “con”.
Questo paese non si salverà. È una lucida frase di Aldo Moro, trucidato dalla ideologia marx comunista leniniana. Ovvero di quando si indicavano che le brigate rosse erano “compagni” che sbagliavano. E in quel tempo degli anni Settanta il fascismo era morto e sepolto. Il fatto è che oggi il termine fascista, sul piano concreto e pragmatico, non esiste più. Invece quello comunista sì e non c’è alcuna forma istituzionale che ha messo al bando il solo termine.
Addirittura ex brigatisti sono diventati soggetti da fare entrare nelle università per svolgere lezione o lavorare addirittura, come in tempi passati, in strutture come la Camera dei Deputati. Anche dopo il 1989 e 1991, quando qualche scrittore che aveva vent’anni miscelava spritz e non faceva “caso” alle picconature del muro e ora scrive libri sull’antifascismo non di ieri ma di oggi, il comunismo non era minimamente discusso.
Il Sole della patria e del proletariato. Insomma. Non se ne può più. Il fatto serio della discussione si muove su due elementi. Da una parte la supponenza e dall’altra la banalità della discussione. Si può essere antifascisti. Certamente. Ma non con le motivazioni di una generazione che è stata educata all’antifascismo, e al benessere, senza conoscerne la storia e senza leggere una adeguata bibliografia.
Sul tema c’è una ignoranza ingombrante da parte della sinistra che fa inorridire. Si parla di politica della storia con i documenti e non con le idee senza un pensiero nato dalla discussione storiografica.
Questa nostra Italia è ancora ammalata appunto di antifascismo. La Resistenza è un alibi? Non sono io a sottoscriverlo o a chiedermelo. Ma uno storico e è già parlamentare comunista, ma che conosce i parametri storici. Abbiamo avuto 45 milioni di fascisti e 45 milioni di antifascisti? Forse lo diceva Winston Churchill?
Secondo Gianni Oliva, forse, si. Ma qualcuno si è mai chiesto perché il Migliore, ovvero Palmiro Togliatti, volle, in un tempo lontano ma non troppo, l’amnistia? Era il Ministro di Grazia e Giustizia in quel contesto. Perché volle ai posti cruciali istituzionali personalità che erano state fasciste come Azzariti e altri? Azzariti passò dalla Razza alla Democrazia dopo essere stato un fedelissimo di Mussolini e del fascismo.
Sono tasselli significanti. Ma non lo sanno e se lo sanno, i sinistri, non saprebbero spiegarmelo. Almeno credo.
Se ci fosse oggi Togliatti, state pur certi, non parlerebbe sia di fascismo che di antifascismo e non si sarebbe appassionato a discussioni sterili.
Pierfranco Bruni