AgenPress. La chirurgia maxillo-facciale sviluppa nuove applicazioni. Nata come chirurgia per far fronte alle fratture delle ossa del volto, applicata soprattutto in teatri di guerra, negli ultimi anni ha spostato il suo interesse anche su alcune dinamiche che coinvolgono le grandi città. Gli incidenti stradali e la microcriminalità stanno provocando un nuovo tipo di traumi sul distretto maxillo-facciale, che impongono un nuovo approccio negli interventi. Questi spunti emergono da alcuni centri della Capitale e saranno dibattuti proprio a Roma in occasione del 27° Congresso della European Association for Cranio Maxillo Facial Surgery – EACMFS.
SCOOTER E MONOPATTINI, RISCHIO INCIDENTI CON TRAUMI FACCIALI.
Secondo i dati ISTAT-ACI pubblicati nel 2024, nel Lazio nel 2023 ci sono stati 346 morti per incidenti stradali, con un incremento del 2,1% rispetto ai 339 del 2022 e del 17,3% rispetto al 2019. L’analisi dell’incidentalità stradale nei grandi comuni italiani ha riscontrato dal 2022 al 2023 un aumento di 429 vittime (+10%) rispetto al 2022. Analogamente, i dati recentemente forniti dall’Osservatorio Pedoni Asaps-Sapidata dell’Associazione sostenitori della Polizia stradale per il 2024 (fino all’8 settembre) collocano il Lazio come la seconda regione per pedoni uccisi sulle strade, 35. Dati parziali, che non tengono conto di ferite più o meno gravi sottoposte agli interventi chirurgici. “Se negli ultimi decenni l’obbligo di cinture, caschi, airbag aveva contribuito a far diminuire le fratture di naso, zigomi, mandibole, mascelle, negli ultimi cinque anni a Roma vi è stata un’inversione di tendenza – sottolinea il Prof. Valentino Valentini, Professore Ordinario in Chirurgia Maxillo Facciale presso l’Università La Sapienza e direttore UOC Chirurgia Maxillo-Facciale Policlinico Umberto I di Roma – Il casco integrale, che metterebbe a riparo quasi tutto l’impianto maxillofacciale, è poco diffuso, a vantaggio di caschi più leggeri, talvolta neppure omologati. Inoltre, vi è stato un significativo aumento di scooter e monopattini, con questi ultimi particolarmente esposti agli incidenti: non prevedono l’obbligo di un casco e hanno una struttura leggera, con rotelle piccole e un semplice manubrio a governarli; le infrastrutture poi non sono sempre sicure. La conseguenza è che quando si cade si tende a sbattere il volto per terra con maggiore frequenza e intensità. In breve, questa nuova mobilità ha portato a uno stravolgimento dei traumi da strada che sta cambiando l’eziologia e i tipi di fratture, visto l’impatto violento che subisce il volto.”
AUMENTANO LE FERITE DA ARMI DA TAGLIO
Anche i dati sulla microcriminalità proiettano Roma, come altre grandi città, in un contesto critico. Secondo i dati sulla pubblica sicurezza elaborati dal ministero dell’Interno alla fine dello scorso anno, la Capitale nel 2023 si è classificata al terzo posto nazionale per indice di criminalità, con un aumento sia rispetto al 2022 che al 2019. A maggio 2024, l’analisi delle gang giovanili e della delinquenza minorile a Roma, eseguita sul 2023 dal Dipartimento di pubblica sicurezza e dalla Direzione centrale della polizia criminale ha rilevato un aumento di episodi di danneggiamento con minorenni denunciati o arrestati a Roma e provincia. “L’incremento della microcriminalità a scopo di rapina o la semplice diffusione di baby gang ha comportato un impatto anche nel campo chirurgico, dove tra i traumi da aggressione sono sempre più frequenti le ferite da armi da taglio, talvolta anche complesse da sanare – aggiunge il Prof. Valentini – Il volto, infatti, oltre che dai vasi sanguigni è caratterizzato anche dalla presenza dei nervi, tra cui il nervo facciale che fa muovere la muscolatura del volto. Un centro di chirurgia maxillo-facciale deve dunque essere pronto per affrontare le lesioni nervose oltre che le fratture del volto”.
2 ITALIANI SU 3 HANNO UNA MALOCCLUSIONE DENTARIA
Le nuove emergenze non frenano gli impieghi più abituali della chirurgia maxillo-facciale, spesso impegnata a trattare malformazioni assai frequenti. “In Italia, due persone su tre presentano una malocclusione dentaria, per la quale il 36% non ha eseguito cure – spiega il Prof. Valentini – Quasi la metà può presentare una malformazione dento-scheletrica (progenismo o prognatismo), risolvibile attraverso un intervento chirurgico maxillo-facciale, che, in collaborazione con i colleghi ortodontisti, può portare il paziente a una simmetria morfologica e funzionale pressoché ottimali. Negli ultimi 20 anni, per questo tipo di malformazioni, nel nostro centro sono stati trattati oltre 2500 pazienti”.
TREMILA SPECIALISTI DI TUTTO IL MONDO A ROMA
Le novità della chirurgia maxillo-facciale saranno condivise in occasione del 27° Congresso della EACMFS, la società scientifica europea che riunisce tutti i chirurghi impegnati in questa disciplina, presieduta dal Prof. Manlio Galiè, Direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara. L’evento si tiene a Roma, presso il Centro Congressi La Nuvola, dal 16 al 20 settembre. Saranno presenti le società scientifiche di tutto il mondo, con tremila delegati provenienti da oltre cento Paesi. Occhi puntati sulle nuove tecnologie, sulla robotica, sull’Intelligenza Artificiale, per comprendere le nuove frontiere di una specialità impegnata a minimizzare le malformazioni congenite del cranio e del volto, gli effetti di traumi violenti (causati da armi da fuoco, cadute, incidenti, morsi di cani) e le conseguenze dei tumori della zona testa-collo.