Libano. 500 miliziani di Hezbollah accecati da esplosioni. La società ungherese Bac nega di aver prodotto i cercapersone

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AgenPress – Secondo fonti della tv saudita al Hadath, circa 500 miliziani di Hezbollah sono rimasti accecati in seguito all’esplosione dei loro cercapersone ieri in Libano e a Damasco. Un portavoce di Hezbollah ha riferito al quotidiano libanese al Akhbar che l’operazione dei cercapersone esplosi è stato “un duro colpo”.

“Nel giro di un minuto il nemico è riuscito a infliggere uno dei suoi peggiori colpi a Hezbollah dall’inizio del conflitto”.  E ha aggiunto che l’attacco ha dimostrato una straordinaria capacità di danneggiare le comunicazioni del gruppo sciita e una dimostrazione della sua superiorità tecnologica e di intelligence: “il nemico ci ha spinto fuori dai confini delle tradizionali regole di ingaggio che esistono”.

Il capo di Hezbollah Hassan Nasrallah terrà un discorso giovedì dopo che centinaia di cercapersone utilizzati dai membri del suo movimento sono esplosi in tutto il Libano. Lo ha annunciato lo stesso gruppo sostenuto dall’Iran. Nasrallah parlerà alle 17:00 locali (le ore 16 in Italia) di giovedì in un discorso che affronterà “gli ultimi sviluppi”, ha affermato Hezbollah.

La Bac Consulting non ha prodotto i cercapersone esplosi ma ha svolto solo una funzione di mediazione. Questa l’indicazione data da Cristiana Barsony-Arcidiacono, Ad della società ungherese, al giornale online ungherese telex.hu L’amministratrice ha confermato di aver collaborato con la società di Taiwan Gold Apollo, ma ha negato di aver prodotto i dispositivi esplosi ieri in Libano e Siria.

“Non sono stata io a fabbricare i cercapersone – ha detto al giornalista del sito ungherese – sono solo una mediatrice. Credo abbiate frainteso questa cosa”, ha poi aggiunto riferendosi alle informazioni fornite a Taiwan dalla Gold Apollo.

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