AgenPress – “Sono molto orgogliosa e soddisfatta” della manovra e “voglio ringraziare Antonio Tajani, Matteo Salvini, il ministro Giorgetti e tutti i ministri. E’ una manovra seria e di buon senso”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a margine del vertice Ue-Paesi del Golfo.
“Sono molto contenta del lavoro fatto e della compattezza della maggioranza e della velocità con la quale la manovra è stata approvata”.
“Volevamo da una parte riuscire ad avere risorse che potessero essere redistribuite alle famiglie con redditi bassi, ma non volevamo nemmeno dare il segnale che le banche sono avversarie, per questo c’è stata collaborazione”, ha aggiunto rispondendo a una domanda sulle misure introdotte nella manovra su banche e assicurazioni. “Non penso ci possa essere un effetto” sui consumatori finali, “il lavoro è stato fatto ascoltando e collaborando con le associazioni che rappresentano questi mondi”.
“Ci sono nel triennio 4 miliardi e mezzo per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego, assumiamo circa 3mila persone per velocizzare i processi civili”.
“Ci sono alcune norme di buon senso, come quella che prevede che chi è ai vertici di enti privati che prendono contributi pubblici non possa avere uno stipendio superiore a quello del presidente del Consiglio”.
“Non ci sono mai state così tante risorse sulla sanità. Il fondo sanitario arriverà a 136,5 miliardi nel 2025 e a 140 miliardi nel 2026. E’ nostra intenzione discutere con le Regioni su quali debbano essere le priorità sulle quali concentrare queste risorse”, ha spiegato Meloni, indicando che “la sanità rimane una delle nostre priorità”. “Ogni anno abbiamo lavorato per aumentare il fondo sanitario”, ha evidenziato ancora, indicando che “negli anni del Covid sul fondo sanitario c’erano 122 miliardi di euro e oggi ce ne sono 136,5”.
“Con il contributo dell’ordine dei medici possiamo cercare di capire dove lavorare insieme perché quelle risorse possono essere spese meglio e su questo sicuramente c’è un grande lavoro da fare – ha aggiunto rispondendo a una domanda sulle critiche arrivate dalla categoria -, ma noi tutti gli sforzi che potevamo fare li abbiamo fatti e lo dimostrano i numeri perché i numeri, ringraziando Dio, non sono un’opinione”.