AgenPress – Secondo quanto riportato dal Financial Times (FT), la Russia ha reclutato centinaia di uomini yemeniti per combattere a fianco del suo esercito in Ucraina, con l’aiuto di una società legata al gruppo ribelle Houthi dello Yemen.
Il FT ha parlato con degli yemeniti che hanno dichiarato di essere stati attirati in Russia con la promessa di lavori ben pagati e della cittadinanza russa, ma che, una volta arrivati, sono stati “arruolati con la forza nell’esercito russo e inviati in prima linea in Ucraina”.
Una recluta ha raccontato al FT di essere uno dei circa 200 uomini yemeniti mandati a combattere in Ucraina dopo essere arrivati a Mosca a settembre, dopo aver ricevuto la promessa di lavorare in settori come “sicurezza” e “ingegneria” prima di essere costretti a firmare contratti di arruolamento che non sapevano leggere.
Un altro yemenita ha descritto come il suo gruppo sia stato minacciato affinché firmasse i contratti e abbia ricevuto solo un “addestramento militare rudimentale” prima di essere inviato in Ucraina, dove molti di loro sono morti.
L’inviato speciale degli Stati Uniti per lo Yemen, Tim Lenderking, ha accusato il Cremlino di “perseguire attivamente” contatti con gli Houthi e di discutere potenziali trasferimenti di armi al gruppo ribelle in cambio dei suoi sforzi di reclutamento.
L’apparente alleanza tra Mosca e gli Houthi, sebbene “inimmaginabile” prima dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, ha dimostrato “fino a che punto la Russia è disposta ad arrivare per estendere quel conflitto in nuovi teatri, tra cui il Medio Oriente”, hanno detto al FT funzionari statunitensi.
L’esercito russo ha ripetutamente sfruttato la promessa di un impiego redditizio in Russia per attrarre nel Paese giovani uomini provenienti dal Sud del mondo, molti dei quali si sono ritrovati costretti ad arruolarsi nell’esercito russo per aumentarne il numero sul campo di battaglia in Ucraina.
A ottobre, il Ministero della Difesa russo ha congedato 85 cittadini indiani che erano stati inviati a combattere in Ucraina contro la loro volontà, pochi giorni prima che la Corea del Nord diventasse il primo paese ad unirsi ufficialmente allo sforzo bellico russo, con circa 10.900 soldati nordcoreani che si ritiene siano stati schierati nella regione sudoccidentale russa di Kursk, al confine con l’Ucraina.