Mark Zuckerberg si inginocchia a Trump. “Stop al fact-checking”. Critiche all’Europa e Biden

- Advertisement -
- Advertisement -

AgenPress –  “Lavoreremo col presidente Trump per respingere i governi di tutto il mondo che se la prendono con le società americane e premono per una censura maggiore”. Lo afferma il ceo di Meta Mark Zuckerberg in un video in cui annuncia lo stop al fact-checking, accusando tra l’altro l’Europa di avere “un sempre crescente numero di leggi che istituzionalizzano la censura e rendono più difficile realizzare qualsiasi innovazione lì”. Zuckerberg accusa anche l’amministrazione Biden di pressioni per la censura.

“Ci libereremo dei fact-checker e li sostituiremo con note della comunità simili a X, a partire dagli Stati Uniti”, ha spiegato Zuckerberg in un video sui social (dopo aver preavvisato il team di Trump), escludendo piani immediati per l’Ue e la Gran Bretagna, dove vigono leggi più restrittive che impongono alle società di Big Tech di assumere maggiore responsabilità per i loro contenuti, pena sanzioni pesanti. Non a caso il ceo di Meta, nella sua rinnovata battaglia per la libertà di espressione a fianco di The Donald, ha attaccato anche il Vecchio continente.

Le recenti elezioni “sembrano un punto di svolta culturale verso una nuova priorità per la parola”, ha affermato Zuckerberg nel suo annuncio, giustificando le nuove regole di moderazione dei contenuti più flessibili su Facebook, Instagram e Threads.

“Gli Usa hanno le più forti protezioni costituzionali al mondo per la libera espressione”, sottolinea esplorando poi le altre aree geografiche del mondo.

“I Paesi latino americani – afferma – hanno tribunali segreti che possono ordinare alle aziende di eliminare cose silenziosamente. La Cina ha censurato le nostre app impedendone persino il funzionamento nel Paese. L’unico modo in cui possiamo respingere ciò in questo trend globale è col sostegno del governo Usa”.

“Ed è per questo – prosegue – che è stato così difficile negli ultimi quattro anni, quando persino il governo Usa ha premuto per la censura andando contro di noi ed altre compagnie Usa. Ha incoraggiato altri governi ad andare oltre”. “Ma ora – sostiene – abbiamo l’opportunità di ripristinare la libertà di espressione e sono emozionato nel coglierla”.

Donald Trump plaude alla decisione di Zuckerberg.  “Penso che Meta abbia fatto molta strada, l’uomo (Zuckerberg) è impressionante”.

Trump e Zuckerberg hanno avuto un rapporto altalenante: Trump ha minacciato di di mettere in galera il boss della tecnologia se avesse interferito nelle elezioni, e poi a novembre si sono riavvicinati con una cena a Mar-a-Lago e la donazione di 1 milione di dollari da parte di Zuckerberg.

Global Witness, un gruppo per i diritti umani, ha affermato: “L’annuncio di Zuckerberg è un palese tentativo di ingraziarsi la nuova amministrazione Trump, con implicazioni dannose. Questi cambiamenti renderanno più pericoloso per le donne, le persone LGBT+, le persone di colore, gli scienziati e gli attivisti parlare online, dove già subiscono molestie e attacchi sproporzionati”.

Il Centre for Information Resilience, un’organizzazione le cui attività includono il monitoraggio dell’incitamento all’odio online e della disinformazione in base al genere, all’etnia e alla sessualità delle persone, ha avvertito che si tratta di un “importante passo indietro per la moderazione dei contenuti in un momento in cui la disinformazione e i contenuti dannosi si stanno evolvendo più velocemente che mai”.

- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -