AgenPress. Ieri sera verso le ore 20,30 vi è stata una rivolta all’interno del carcere di Cassino – si legge in una nota del Sindacato Fns Cisl Lazio -. Devastato il 1° piano della seconda sezione nessun ferito: trasferiti circa 50 detenuti. E’ stato necessario l’impiego del Gruppo di Intervento operativo ed a supporto anche unità del Gruppo intervento rapido della Campania e del Nucleo cittadino di Roma.
Il sovraffollamento del carcere è di +17 detenuti. Mentre mancano 37 unità di polizia penitenziaria. La carenza di personale di Polizia Penitenziaria nella Regione Lazio è, invece, di –859 unità.
Gli Istituti che attualmente risultano maggiormente sovraffollati, solo per citarne alcuni, sono: NC CC Rebibbia +391- previsti 1.170 presenti 1.561; CC Viterbo + 265 detenuti – previsti 440 presenti 705; CC Regina Coeli + 456 detenuti – previsti 628 presenti 1.084; CC Frosinone + 55 detenuti – previsti 517 presenti 572; NC CC Rieti + 200 detenuti – previsti 295 presenti 495; CC Velletri +106 detenuti previsti 412 presenti 518 – CC Latina +59 detenuti previsti 77, presenti 136. Dati pubblicati sul sito del Ministero della Giustizia.
Si è consci delle varie criticità che coinvolgono il settore della sicurezza, dove le difficoltà di funzionamento della giustizia si ripercuotono pesantemente sulla Polizia Penitenziaria impegnata a far conciliare e assicurare la sicurezza collettiva e obiettivi costituzionali.
Deve essere chiaro a tutti che negli istituti ci sono molti posti di servizio, ma non vi è il numero necessario del personale per occuparli e questa situazione produce accorpamenti di posti e sovraccarico per l’esiguo personale in servizio che deve farsi carico, anche, di piantonamenti con orari in violazione all’accordo quadro nazionale.
