Conference League: 4-1 al Betis, il Chelsea conquista il trofeo

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AgenPress. Il Chelsea si aggiudica la UEFA Europa Conference League 2024/2025 con una vittoria netta e convincente: 4-1 contro il Real Betis nella finale disputata allo Stadio Olimpico di Atene. I Blues tornano così a sollevare un trofeo europeo dopo tre anni, confermandosi tra le grandi d’Europa nonostante una stagione complicata in patria.

La squadra londinese, guidata da Enzo Maresca, ha messo subito le cose in chiaro: ritmo alto, possesso palla e verticalizzazioni rapide. Dopo appena 10 minuti, è stato Christopher Nkunku ad aprire le marcature con un sinistro preciso dal limite dell’area. Il raddoppio è arrivato al 28’, firmato da Cole Palmer su calcio di rigore, concesso per un fallo in area su Madueke.

Il Betis ha provato a reagire e, sul finire del primo tempo, ha accorciato le distanze con Isco, bravo a sfruttare un errore in uscita della retroguardia inglese. Ma la speranza andalusa è durata poco.

Nella ripresa, il Chelsea ha ripreso il controllo del gioco e ha chiuso definitivamente i conti: al 61’ Madueke ha trovato il 3-1 con un destro sotto la traversa, mentre al 79’ è stato Nicolas Jackson a firmare il poker in contropiede, sfruttando la difesa sbilanciata del Betis.

Per il Chelsea si tratta del primo successo in Conference League e del terzo trofeo europeo in dieci anni, dopo l’Europa League nel 2019 e la Champions League nel 2021. Una vittoria importante per una squadra giovane e in fase di ricostruzione, che chiude così la stagione con un sorriso e ottimismo per il futuro.

Grande delusione invece per il Real Betis, che aveva raggiunto la sua prima finale europea nella storia. La squadra di Pellegrini, nonostante una buona campagna europea, non è riuscita a reggere il confronto tecnico e fisico con i Blues. Resta però il merito di aver superato squadre blasonate lungo il cammino, tra cui la Fiorentina e l’Eintracht Francoforte.

Il Chelsea alza il trofeo tra fuochi d’artificio e cori festanti dei tifosi in blu. Per Maresca, è il primo titolo europeo da allenatore e una consacrazione che potrebbe aprire nuovi orizzonti per il suo futuro sulla panchina dei Blues.

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