“LA FORZA E’ L’UNICO LINGUAGGIO CHE LA RUSSIA CAPISCE”
AgenPress. La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presentato oggi, insieme all’Alto rappresentante dell’UE Kaia Kalas, la proposta della Commissione per il 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia, che prende di mira i suoi settori energetico e finanziario.
La Presidente della Commissione ha ribadito l’appello dell’UE a Mosca affinché invochi un “cessate il fuoco completo e incondizionato, di almeno 30 giorni” in Ucraina. “Il nostro messaggio è molto chiaro: questa guerra deve finire. Abbiamo bisogno di un vero cessate il fuoco e la Russia deve presentarsi al tavolo dei negoziati con una proposta seria”, ha affermato.
“Vogliamo la pace per l’Ucraina, ma nonostante settimane di sforzi diplomatici, nonostante la proposta del presidente ucraino Zelensky di un cessate il fuoco incondizionato, la Russia continua a portare morte e distruzione in Ucraina”, ha sottolineato von der Leyen, osservando che “la Russia non vuole la pace” ma “imporre la legge della forza”. L’UE intensificherà quindi la pressione perché “la forza è l’unico linguaggio che la Russia capisce”, ha aggiunto la Presidente della Commissione.
In particolare, nel settore energetico, la Commissione propone per la prima volta di introdurre un divieto di transazioni per i gasdotti NorthStream I e II. “Nessun operatore dell’UE potrà partecipare, direttamente o indirettamente, ad alcuna transazione relativa ai gasdotti NorthStream”, ha dichiarato von der Leyen.
Inoltre, la Commissione propone di ridurre il tetto massimo del prezzo del petrolio russo da 60 a 45 dollari al barile, una questione che, ha affermato von der Leyen, sarà discussa al vertice del G7 che si terrà alla fine della settimana in Canada.
Inoltre, la Commissione propone di aggiungere all’elenco delle 342 petroliere altre 77 petroliere appartenenti alla cosiddetta “flotta ombra” russa, che aiuta il Paese ad aggirare le sanzioni occidentali.
È stato proposto anche un divieto all’importazione di prodotti raffinati a base di petrolio greggio russo “per impedire che una parte del petrolio greggio russo entri nel mercato dell’UE attraverso la porta secondaria”.
Nel settore bancario, l’UE mira a limitare la capacità della Russia di raccogliere capitali e di effettuare transazioni. La Commissione propone di convertire l’attuale divieto SWIFT in un divieto totale di transazione e di applicarlo ad altre 22 banche russe. Inoltre, la Commissione propone di estendere il divieto di transazione agli istituti finanziari di paesi terzi che finanziano gli scambi commerciali con la Russia eludendo le sanzioni. Propone inoltre di imporre sanzioni al Fondo russo per gli investimenti diretti, alle sue filiali e ai suoi progetti di investimento. “Ciò limiterà un importante canale di finanziamento di progetti volti a modernizzare l’economia russa e a rafforzarne la base industriale”.
Infine, la Commissione propone ulteriori divieti di esportazione per un valore di oltre 2,5 miliardi di euro. “Questo divieto priverà l’economia russa di tecnologie e beni industriali essenziali”, ha dichiarato von der Leyen, sottolineando che l’obiettivo sono macchinari, metalli, materie plastiche e prodotti chimici. Anche l’esportazione di beni e tecnologie a duplice uso utilizzati per la produzione di droni, missili e altri sistemi d’arma sarà limitata, per garantire che la Russia non trovi il modo di modernizzare i propri armamenti con tecnologie europee.
In conclusione, von der Leyen ha affermato che “vogliamo che le sanzioni siano meglio applicate e rispettate”, motivo per cui la Commissione propone di estendere l’ambito di applicazione del divieto commerciale già esistente a 22 società russe e straniere che forniscono supporto diretto o indiretto al complesso militare-industriale russo. “La capacità di Putin di continuare la guerra dipende in larga misura dal sostegno che riceve da paesi terzi. Chi sostiene la guerra della Russia e il suo tentativo di conquistare l’Ucraina ha una grande responsabilità”.