Congresso Confederale Cisl. Meloni: “Qualcuno ci accusa di essere sordi alle richieste del sindacato”

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AgenPress. Qualcuno ci accusa di essere sordi alle richieste del sindacato, di non saper ascoltare i lavoratori, di ignorare, addirittura di calpestare i bisogni del Paese reale. Figuriamoci se io, che faccio politica da qualche anno, non capisco cosa muova queste critiche, però la realtà dice qualcosa di  molto diverso.

La realtà dice che è stato questo Governo a riaprire le porte di quella Sala verde di Palazzo Chigi, cioè il luogo nel quale storicamente si svolgono gli incontri tra il Governo e le parti sociali, che qualcuno prima di noi aveva scelto di tenere chiuse. Non si è trattato di incontri vuoti. Abbiamo creduto nel dialogo, abbiamo dialogato senza pregiudizi con chi non aveva pregiudizi, abbiamo scelto di concentrarci sulle cose concrete, sul merito, perché dialogare non vuol dire essere sempre d’accordo. E io, che vengo da una storia politica, rispetto la dinamica del conflitto, ma quando la dinamica del conflitto mette al centro i contenuti reali e non quando la logica è antagonista e massimalista per principio, perché quella logica massimalista e antagonista per principio è una logica che nuoce alle persone, ai lavoratori, alle democrazie banalmente perché non offre risultati.

Quando invece si ha la capacità di confrontarsi anche in maniera dura sul merito delle cose come abbiamo fatto spesso noi, i risultati arrivano e sono arrivati. Sono arrivati perfino quando la distanza tra le posizioni di partenza sembrava apparentemente incolmabile. La concretezza e il buonsenso, la franchezza con la quale ci siamo confrontati ci ha permesso di fare sintesi, ci ha permesso di costruire insieme alcune risposte che l’Italia aspettava da molto tempo. Una di queste è richiamata nel titolo di questo Congresso “il coraggio della partecipazione”.

È stato quel coraggio che ci ha permesso di consegnare finalmente all’Italia, 77 anni dopo l’entrata in vigore della Costituzione, una legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa che è, lo voglio dire sinceramente, una conquista storica, è una conquista storica per tutti, perché la legge di iniziativa popolare che la CISL ha proposto e che il Governo ha sostenuto con convinzione nel suo percorso parlamentare rappresenta la declinazione concreta di una visione autenticamente sussidiaria del lavoro e della produzione.

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