Gaza: circa 30 morti in un raid israeliano sul campo profughi di Nuseirat

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AgenPress Almeno 30 palestinesi sono stati uccisi in un bombardamento israeliano nella parte settentrionale del campo di Nuseirat, situato al centro della Striscia di Gaza.

Le vittime sarebbero principalmente civili, inclusi bambini. L’attacco ha avuto luogo nonostante fosse stata annunciata da Tel Aviv una “pausa tattica” per permettere l’ingresso di aiuti umanitari; secondo alcune ONG i carri armati israeliani sono entrati nel campo, costringendo numerose famiglie a fuggire.

Negli ultimi mesi, la situazione nella Striscia è precipitata: il numero totale delle vittime inizia ad avvicinarsi a 60.000 morti e oltre 145.000 feriti. Diverse vittime rimangono sotto le macerie e per le strade, poiché le ambulanze e le squadre di protezione civile non riescono a raggiungerle, si legge nella dichiarazione del Ministero della Salute di Gaza.

Già il 13 luglio si era verificato un altro attacco su un punto di distribuzione di acqua presso Nuseirat, dove almeno 10 persone, tra cui 8 bambini, sono rimaste uccise. Le Forze di Difesa israeliane hanno attribuito l’incidente a un errore tecnico, che avrebbe preso di mira un presunto militante della Jihad Islamica ma raggiunto i civili a decine di metri di distanza.

Negli ultimi giorni, anche i decessi per fame sono aumentati vertiginosamente, secondo le autorità sanitarie locali, che attribuiscono la crescente carestia alle restrizioni all’ingresso degli aiuti umanitari imposte da Israele. Infatti, un milione di donne e ragazze nella Striscia di Gaza stanno affrontando carestia di massa, violenze e abusi, con servizi essenziali ormai destinati al collasso, costringendole a cercare cibo e acqua a rischio di essere uccise.

Le organizzazioni umanitarie e diritti umani lanciano un allarme sempre più grave sul rischio di carestia sistemica, malnutrizione e collasso sanitario, con bambini e donne tra le categorie più vulnerabili.

Il Segretario Generale dell’ONU, António Guterres, ha definito “intollerabili” la distruzione su vasta scala a Gaza e i tentativi di annessione della Cisgiordania, chiedendo che tutto venga fermato immediatamente.

Il raid su Nuseirat rappresenta un nuovo capitolo della spirale crescente della violenza nella Striscia di Gaza, dove l’alto numero di vittime civili e il verificarsi di attacchi durante presunte “pause umanitarie” sollevano forti interrogativi legati al diritto internazionale. Le difficoltà ad assicurare assistenza e i massimi livelli di malnutrizione e collasso dei servizi sanitari delineano un quadro già da tempo classificato come emergenza umanitaria totale.

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