AgenPress. “La crisi della Magneti Marelli sta assumendo proporzioni preoccupanti. Il mancato arrivo di offerte entro il termine del 28 luglio, la probabile transizione del controllo dal fondo KKR al fondo Strategic Value Partners e l’assenza di un piano industriale chiaro stanno generando allarme in tutto il Paese. Parliamo di oltre 6.000 lavoratori italiani e di una realtà industriale che, storicamente, ha rappresentato un’eccellenza nel settore della componentistica per l’automotive.”
Lo dichiara Fabrizio Cecchetti, Deputato lombardo della Lega e Segretario dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati, in merito alla crisi Marelli e ai possibili impatti sul territorio del magentino.
“Il timore è che questa ristrutturazione, nata come operazione finanziaria, si traduca presto in tagli, chiusure e perdita di posti di lavoro, con effetti devastanti su decine di comunità locali.
Una delle situazioni più delicate riguarda Corbetta, dove ha sede uno degli stabilimenti più importanti del gruppo, con oltre 900 addetti. In quest’area, la produzione procede ormai a intermittenza: si lavora solo quando arrivano i componenti, il resto del tempo si resta a casa. Non si tratta solo di numeri, ma di famiglie, vite, progetti messi in pausa, in bilico.
È una condizione che non possiamo più accettare. Per questo ho presentato un’interrogazione al Ministro delle Imprese e al Ministro del Lavoro, chiedendo quali misure urgenti intendano adottare per tutelare la continuità dello stabilimento di Corbetta, salvaguardare i livelli occupazionali e garantire un piano industriale serio che dia futuro e stabilità.
La golden power, da sola, non basta. Serve un intervento politico deciso, un’assunzione di responsabilità vera, perché qui non si parla di finanza astratta, ma di lavoro vero. Non possiamo permettere che 900 famiglie a Corbetta, e migliaia in tutta Italia, finiscano nel tritacarne di decisioni prese a tavolino da fondi d’investimento.”
Cecchetti conclude: “Sto dalla parte dei lavoratori, senza se e senza ma. Il tempo delle analisi è finito: adesso servono risposte, garanzie e azioni concrete. Prima che sia troppo tardi.”