AgenPress. Si è tenuto l’incontro tra Asstel e le Organizzazioni Sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil per la ripresa del “Negoziato di Trasformazione” relativo al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro della Filiera delle Telecomunicazioni.
L’incontro ha rappresentato un momento necessario per approfondire il quadro delle attuali criticità che attraversano l’ecosistema delle telecomunicazioni, che nel corso di questi anni ha comunque continuato ad offrire stabilità occupazionale e accelerare la digitalizzazione del Paese. È stata condivisa la centralità del CCNL TLC quale leva industriale di trasformazione e di innovazione, il cui percorso negoziale è condizionato dalle profonde asimmetrie regolamentari che incidono sulle imprese della Filiera TLC.
Asstel, infatti, ha evidenziato i contenuti e gli obiettivi del Manifesto per la Crescita Digitale dell’Italia, che rappresenta la cornice di riferimento strategico per affrontare le sfide del settore. Il Manifesto ribadisce l’esigenza di un quadro regolatorio equo e competitivo, capace di garantire parità tra operatori tradizionali e nuovi attori digitali; l’urgenza di politiche industriali di sostegno agli investimenti infrastrutturali, anche attraverso una revisione dell’allocazione delle frequenze in un’ottica non onerosa; il riconoscimento del settore TLC come ad alta intensità energetica. Deve essere, inoltre, posta attenzione alla necessità di una trasformazione del settore dei call center, oggi fortemente impattato dalla digitalizzazione, e alla promozione di strumenti di flessibilità moderni e percorsi di formazione per valorizzare il lavoro come motore dell’innovazione. È strategico per le imprese della filiera TLC, l’evoluzione e il rafforzamento delle competenze attraverso la formazione permanente, l’introduzione di flessibilità in linea con l’evoluzione dei processi organizzativi e la valorizzazione dei nuovi ruoli professionali emergenti.
Asstel ha altresì ripercorso il lavoro tecnico fin qui svolto sul CCNL TLC, che ha già prodotto avanzamenti significativi sulla parte normativa del Contratto. Restano ancora da definire alcuni ambiti centrali per dare piena attuazione al processo di trasformazione.
Tra questi, la rivisitazione del sistema di classificazione del personale, da sviluppare attraverso la definizione di aree professionali capaci di garantire maggiore flessibilità organizzativa e un più elevato grado di occupabilità delle persone, valorizzando – insieme a un forte investimento sulla formazione permanente – le competenze digitali emergenti, per rendere aziende e persone protagoniste delle trasformazioni in corso; l’evoluzione del lavoro agile, che deve essere declinato in modo da valorizzare la capacità di lavorare per obiettivi per migliorare la qualità e la produttività e sostenere lo sviluppo di nuovi modelli di organizzazione del lavoro; l’aggiornamento delle linee guida sull’utilizzo dei sistemi informatici, che, sempre nell’ottica della valorizzazione delle competenze, punti al miglioramento della qualità e della produttività dei servizi e delle attività lavorative anche attraverso un utilizzo dei sistemi informatici che sia sempre più efficace e funzionale al percorso di digitalizzazione del lavoro.
Asstel crede che il Contratto Collettivo Nazionale debba essere uno strumento capace di sostenere le imprese della filiera nelle profonde trasformazioni industriali e lavorative in atto, e il dialogo avviato segna l’inizio di un percorso strategico sul futuro del settore.
Nell’ottica di proseguire il percorso, sono già state calendarizzate nuove date di incontro a partire dal mese di settembre. I prossimi appuntamenti saranno il 10 e il 22 settembre, per gli incontri del Gruppo di Lavoro Tecnico “Trasformazione Lavoro” e il 29 settembre per una nuova sessione di confronto a delegazioni plenarie.