ASSURDO IL TETTO DI 500MILA FOLLOWER, REGOLE SI APPLICANO SOLO A CHI OPERA DALL’ITALIA, NESSUN DIVIETO DI PUBBLICARE FOTO DI MINORI O USARE FALSE INTERAZIONI
AgenPress. L’Agcom ha pubblicato sul proprio sito il Codice di condotta e le linee guida relative agli influencer, annunciate lo scorso 24 luglio. Misure che il Codacons boccia come insoddisfacenti poiché non limitano lo strapotere degli influencer. Era stato proprio il Codacons, attraverso le numerose denunce sollevate negli anni e che hanno avuto enorme impatto mediatico, a sollevare per primo in Italia il problema della mancanza di regole nel settore, una vera e propria giungla dove gli utenti sono vittime di pubblicità occulte e comportamenti scorretti degli influencer.
La prima assurdità che salta all’occhio nei documenti pubblicati oggi dall’Agcom è il tetto di 500mila follower o un milione di visualizzazioni come condizione essenziale per l’applicabilità delle linee guida – afferma il Codacons – Questo significa che chi non raggiunge tale limite, ma ha comunque un seguito di centinaia di migliaia di utenti, non è tenuto al rispetto delle misure e può continuare ad operare come meglio crede.
Le nuove misure disposte dall’Agcom, inoltre, si applicheranno solo a chi opera dall’Italia, come ha precisato nei mesi scorsi l’Autorità rispondendo al quesito posto dal Codacons: questo significa che gli influencer residenti all’estero ma che pubblicano contenuti diretti al pubblico italiano, non saranno assoggettati alle nuove disposizioni.
In tema di contenuti sui social con immagini di minori, pur in presenza di una normativa italiana e internazionale che tutela la privacy dei bambini, l’Autorità si limita a stabilire che “Con riferimento a minori esposti nei contenuti distribuiti dagli influencer, l’influencer non arreca pregiudizio al decoro o alla reputazione del minore interessato”. Una disposizione talmente generica da essere nella pratica inattuabile, prestandosi a interpretazioni soggettive.
Senza contare la totale assenza di misure contro alterazioni create dall’intelligenza artificiale e le false interazioni, strumento cui gli influencer fanno sempre più spesso ricorso per aumentare i propri compensi pubblicitari e ingannare gli utenti – conclude il Codacons.