AgenPress. Si è svolto presso il Ministero del Lavoro, un incontro tra Acciaierie d’Italia (in Amministrazione Straordinaria), i sindacati e i rappresentanti istituzionali per discutere la richiesta di rinnovo della Cassa Integrazione Straordinaria (Cigs).
L’azienda ha avanzato la richiesta di estendere la Cigs a 4.450 lavoratori, circa 500 in più rispetto alla precedente istanza. L’autorizzazione attualmente in vigore scade a febbraio 2026 ma le previsioni, indicano un aumento del numero di dipendenti coinvolti: dagli attuali 3.062 fino a 4.450, a causa delle criticità produttive e della difficile congiuntura economica che sta colpendo il settore siderurgico. Parallelamente, prosegue anche il confronto a Palazzo Chigi. Nel frattempo, il Ministero ha avviato una nuova fase di consultazione sindacale, con l’obiettivo di approfondire le motivazioni alla base della richiesta aziendale. L’UGL Metalmeccanici ha evidenziato l’importanza di questi incontri per garantire chiarezza e trasparenza sugli obiettivi legati alla Cigs e al rilancio industriale. Secondo il sindacato, le priorità devono rimanere: produzione, occupazione e sostenibilità sociale.
“Crediamo ci siano le condizioni per raggiungere un’intesa positiva – dichiarano il Vice Segretario Nazionale Daniele Francescangeli e Aurelio Melchionno, Segretario Confederale -, servono certezze sulle prospettive e sulle strategie future. L’aumento del numero di lavoratori in Cigs deve essere inserito in un percorso di rilancio, non rappresentare un ostacolo in sé. L’UGL rinnova il proprio appello alle forze politiche e alle istituzioni affinché si adottino decisioni chiare e in tempi certi sul futuro dell’ex Ilva. È stato inoltre espresso apprezzamento per l’impegno della Dott.ssa Condemi e del Dott. Nori nel promuovere, in Regione Puglia, misure di sostegno al reddito e percorsi formativi per i lavoratori, ritenuti strumenti fondamentali di accompagnamento sociale. Il prossimo incontro è previsto per il 24 settembre, data fissata per la chiusura della procedura. La UGL Metalmeccanici – concludono Francescangeli e Melchionno – auspica un confronto costruttivo, orientato a soluzioni condivise”.