Forum per l’informazione. Allarme sul “crollo del giornalismo di interesse pubblico”

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AgenPress. Durante il Forum per l’informazione e la democrazia creato nel 2019 da una partnership tra la Francia e l’organizzazione non governativa Reporter senza frontiere (RSF) a cui partecipano circa 50 paesi, dieci famosi economisti, tra cui i premi Nobel Joseph Stiglitz e Daron Acemoglu, hanno lanciato l’allarme sul rischio di un “crollo del giornalismo di interesse pubblico” che fornisce informazioni di qualità, che avrà “conseguenze significative” soprattutto sull’economia.

“L’accesso a informazioni affidabili è la risorsa fondamentale che alimenta l’economia del XXI secolo”, proprio come “le epoche precedenti dipendevano dal vapore o dal carbone per lo sviluppo industriale”, affermano gli economisti. “Questa risorsa sarà ancora più essenziale nell’economia del futuro, che sarà incentrata sull’intelligenza artificiale”.

I “media di interesse pubblico”, ovvero quelli che forniscono informazioni affidabili e basate sui fatti, pur essendo editorialmente indipendenti, “svolgono un ruolo fondamentale” e “tuttavia, ovunque nel mondo, sono minacciati”.

Si trovano ad affrontare difficoltà economiche a causa della “concorrenza sempre più sleale dei giganti della tecnologia” e delle piattaforme e sono soggetti a “crescenti interferenze da parte dei governi, principalmente da parte di governi autoritari”.

Gli economisti invitano le autorità pubbliche a “investire nel giornalismo libero e indipendente” attraverso sussidi diretti o indiretti o introducendo “tasse digitali sulle principali piattaforme”.

Tali misure consentirebbero di evitare “un percorso che sembra portare al collasso del giornalismo di interesse pubblico, con conseguenze significative per la nostra economia, la nostra società e le nostre democrazie”.

 

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