AgenPress. Secondo quanto stabilito da Arera, dal 1° ottobre 2025 il prezzo di riferimento della luce per il Servizio di Maggior Tutela scende del 7,6%.
“Ottima notizia! Era dall’ottobre del 2017 che non si registrava un calo all’inizio della stagione termica. Con l’accensione dei riscaldamenti, infatti, solitamente salgono i prezzi del gas e, di conseguenza, anche della luce, che ne segue l’andamento, dato che non si è fatto ancora nulla sul fronte del disaccoppiamento tra prezzo dell’elettricità e quello del gas. Pagare la luce prodotta con il fotovoltaico al prezzo di quella prodotta dalle centrali turbogas, significa buttare soldi dalla finestra, soldi pagati dalle famiglie e dalle imprese. E’ incredibile che nella legge sulla concorrenza in discussione al Senato non ci sia un solo articolo mirato a ridurre le bollette degli italiani. Per questo abbiamo depositato una serie di proposte mirate ad affrontare il tema del caro energia” afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, per il nuovo cliente tipo che consuma 2.000 kWh all’anno e ha una potenza impegnata pari a 3 kW, il -7,6% significa spendere 47 euro in meno su base annua (-47,40). La spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° ottobre 2025 al 30 settembre 2026, nell’ipotesi di prezzi costanti) scende così, per i vulnerabili, a 575 euro, che sommati ai 1181 euro dell’utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, determinano comunque una stangata pari a 1756 euro.
Se il prezzo della luce diminuisce oggi del 7,6%, rispetto ai tempi pre-crisi dell’ottobre 2020, in base alla serie storica ricostruita secondo il nuovo cliente tipo, è ora superiore del 40,4% (invece del 49,7%), mentre rispetto al picco dell’ottobre 2022 è inferiore del 57,3% (al posto di -56,4%). E’ poi più alto dell’8,6% nel confronto con lo scorso anno (ottobre 2024).