ActionAid e DUDE insieme per distruggere i matrimoni precoci

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AgenPress. Nel mondo più di 640 milioni di donne e ragazze sono state obbligate a sposarsi contro la loro volontà e prima dei 18 anni. Quello dei matrimoni precoci è una gravissima violazione dei diritti umani che ActionAid, organizzazione internazionale indipendente fondata nel 1972 e attiva in Italia e in 71 Paesi, combatte attraverso un approccio integrato che unisce educazione, empowerment femminile, sostegno alle comunità e advocacy politica.
Grazie al contributo dei tanti donatori, i programmi di ActionAid nelle aree più colpite promuovono l’istruzione delle ragazze come strumento essenziale per riconoscere il problema, ridurre la vulnerabilità e costruire per loro e per le loro comunità nuove opportunità di vita.
Per lanciare la campagna 2025 contro i matrimoni precoci e forzati ActionAid Italia ha lavorato fianco a fianco con DUDE, creando una potente campagna di empowerment che mette al centro il diritto delle bambine a rimanere tali e scegliere il proprio futuro.
“I’ll Marry When I Want” non è solo il messaggio centrale della campagna, è soprattutto il titolo della poesia di chi ha vissuto da vicino il dramma del matrimonio precoce. Pochi ma potentissimi versi scritti da Eileen Piri, una ragazza tredicenne del Malawi, di cui l’attivista Memory Banda si è fatta portavoce durante un suo TEDx. È una poesia di ribellione, il rifiuto di una ragazza di accettare una vita già scritta per lei che diventa un manifesto di libertà.
Sono proprio le parole di Eileen Piri che hanno dato l’ispirazione per la campagna, diventando il voiceover del film. Mentre le sue parole risuonano in sottofondo, sullo schermo scorrono le immagini di bambine libere di essere bambine. In particolare, fanno una delle cose che i bambini di tutto mondo amano di più fare: giocare in modo rumoroso, caotico e anche distruttivo. Ma in questo caso non romperanno in modo liberatorio oggetti o giocattoli qualunque: con la loro forza ed energia manderanno in pezzi quei simboli classicamente legati al matrimonio come bouquet e vestiti da sposa. L’appello finale è proprio quello di sostenere ActionAid, per distruggere i matrimoni precoci e dare a tutte le bambine del mondo il diritto di scegliere il proprio futuro.
Il film è stato girato nel distretto di Namutumba, una delle regioni dell’Uganda con maggiore incidenza dei fenomeni legati alla violenza di genere e in particolare dei matrimoni precoci e forzati, e vede alla regia Zee Ntuli, director sudafricano che nei suoi progetti ha esplorato temi quali l’identità, l’appartenenza e le dinamiche socio-politiche. Le protagoniste della campagna sono invece tutte alunne della Buwongo Primary School, una delle scuole elementari che ActionAid sostiene nel Paese grazie al programma di sostegno a distanza. Con la loro interpretazione hanno dato corpo e voce al loro vissuto e al racconto di un fenomeno che hanno realmente conosciuto da vicino nel contesto quotidiano in cui vivono.
Come colonna sonora invece, ad accompagnare le parole di Eileen Piri, ci sono i versi e le note di “Selfish Soul” di Sudan Archives: una traccia che radica l’energia del film in un suono che proviene direttamente dall’Africa e dalla sua diaspora. Il suo modo di bilanciare un discorso complesso sull’identità e l’integrazione con un tono ribelle e potente riflette pienamente lo spirito della campagna, diventando l’accompagnamento musicale perfetto per le immagini di “giocosa distruzione” del film.
Lorenzo Picchiotti – CCO & Partner DUDE Milano:“La comunicazione sociale spesso si concentra sulla compassione e ritrae la fragilità. Con questa campagna volevamo  raccontare una storia diversa, fatta di forza. Ragazze che giocano, rompono e ricostruiscono, rivendicando la loro libertà con leggerezza e potenza. Qui, l’empowerment delle ragazze è visione, è gioco, è la capacità di dire no a un destino imposto, con forza, energia e bellezza.”
 
Lorenzo Eusepi, Co-Segretario Generale di ActionAid“I matrimoni precoci non distruggono solo l’infanzia, ma anche i sogni, le aspirazioni e le possibilità di un’intera generazione di ragazze. Con questa campagna vogliamo dare forza alle loro voci e ricordare che il cambiamento nasce dal diritto di scegliere. Ogni bambina deve poter dire: mi sposerò solo quando vorrò”.
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