AgenPress. È Zohran Mamdani, 34 anni, figlio di un accademico ugandese e di una madre indiana, il nuovo sindaco di New York. Una vittoria dal valore globale: ha superato l’ex governatore democratico Andrew Cuomo – appoggiato anche da Donald Trump ed Elon Musk – e il candidato repubblicano Curtis Sliwa, conquistando la guida della Grande Mela con un programma centrato su bus gratuiti, supermercati comunali, affitti calmierati e più tasse per i super-ricchi.
A nome dell’Associazione Medici di Origine Straniera in Italia (AMSI), dell’Unione Medica Euromediterranea (UMEM), della Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e del Movimento Internazionale Uniti per Unire, interviene il Presidente Prof. Foad Aodi, medico fisiatra, giornalista internazionale, divulgatore scientifico ed esperto in salute globale, Direttore dell’AISC_NEWS, membro del Registro Esperti FNOMCeO, quattro volte consigliere dell’OMCeO di Roma, docente dell’Università di Tor Vergata, membro della FNSI – Federazione Nazionale Stampa Italiana e dell’Associazione Stampa Romana, iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio.
“La vittoria di Mamdani è una svolta storica per la democrazia americana e per la convivenza mondiale – dichiara Aodi –.
Un giovane musulmano, figlio di migranti, che arriva alla guida di una delle città più complesse e simboliche del pianeta, dimostra che la diversità può generare unità e che la politica può tornare a parlare di uguaglianza e giustizia sociale. È la vittoria della speranza contro la paura, del dialogo contro la divisione.”
IL VALORE SIMBOLICO PER IL MONDO ARABO E MUSULMANO
“Mamdani rappresenta un ponte tra culture, religioni e generazioni – prosegue Aodi – . La sua vittoria è un messaggio di fiducia per oltre 1,9 miliardi di musulmani nel mondo, di cui più di 4 milioni negli Stati Uniti, e per la comunità islamica di New York, che conta circa 900 mila cittadini.
È la prova che le seconde e terze generazioni non solo si integrano, ma diventano protagoniste attive della vita pubblica e democratica.
Come AMSI e Co-mai, da anni sosteniamo l’idea che l’integrazione non sia un’eccezione ma una conquista da difendere, e che l’Islam è una religione di pace ed una forza di progresso e partecipazione.”
IN UNA SOCIETÀ SEMPRE PIÙ GLOBALIZZATA E’ LA VITTORIA DELL’INTEGRAZIONE
“In una società sempre più globalizzata – aggiunge Aodi – l’elezione di un sindaco di origine straniera e di religione musulmana non dovrebbe più essere un evento straordinario, ma la naturale espressione di una società matura e pluralista.
Mamdani incarna questo passaggio storico: un leader giovane, impegnato, figlio di migranti, che parla ai cittadini di ogni provenienza.
Ha vinto la democrazia, ha vinto l’inclusione, ha vinto l’integrazione dei migranti in un Paese di migranti.
E ha perso la paura, quella che per anni ha condizionato il dibattito politico globale.
Purtroppo, alcuni Paesi restano indietro nell’applicazione concreta dei principi democratici e di parità.
Dispiace constatare che, anche in occasione di questa vittoria, alcune dichiarazioni discriminatorie abbiano tentato di delegittimare la scelta degli elettori americani.
Definire “stupidi” coloro che hanno votato un sindaco musulmano o di origine straniera significa negare lo spirito stesso della democrazia statunitense.
Sono considerazioni che respingiamo con fermezza.”
L’APPELLO ALL’ITALIA: COSTRUIRE UNA NUOVA CITTADINANZA
“Speriamo che anche in Italia possa aprirsi una nuova e vera stagione dell’uguaglianza e del merito – sottolinea Aodi –.
Ad oggi, le candidature di cittadini di origine straniera o di fede musulmana non hanno trovato pieno riconoscimento, spesso ostacolate da strumentalizzazioni o pregiudizi.
L’AMSI, dal 2000 – e ancor prima, dal 1989 – ha dimostrato di essere una delle realtà più innovative e lungimiranti della società civile italiana, capace di promuovere integrazione, idee e proposte concrete.
E sarà proprio l’AMSI, insieme al Movimento Uniti per Unire, a proporre un nuovo movimento politico e culturale aperto a tutti, basato sui valori della partecipazione, della meritocrazia e della convivenza.
Con la nostra Scuola “Unione per l’Italia” continueremo a valorizzare le personalità emergenti, dicendo con forza no alla strumentalizzazione delle origini, no all’uso politico delle religioni, sì alla cittadinanza attiva e responsabile.”
L’ITALIA DEVE CAMBIARE ROTTA SULLE CANDIDATURE DI ORIGINE STRANIERA
“Adesso anche l’Italia deve fare una svolta – afferma Aodi –. Basta candidature di strumentalizzazione, di conoscenze personali o mirate contro l’Islam o contro le immigrazioni.
Serve un vero cambio di passo: le candidature devono nascere dal consenso reale e dalla credibilità, e devono essere fondate sulla competenza, sulla professionalità e sul senso di appartenenza allo Stato italiano.
Non basta riempire una lista con un nome di origine straniera per parlare di integrazione. Non si vota una persona perché è straniera, ma perché è competente, preparata e rappresenta i valori della collettività.
È tempo che la politica italiana superi la logica simbolica e costruisca una vera partecipazione, aperta e meritocratica, come quella che oggi New York ha saputo riconoscere in Mamdani.”
LE CONCLUSIONI E LE RIFLESSIONI DI FOAD AODI
“Come medico, giornalista e come cittadino del mondo – conclude Aodi – non posso che salutare con speranza e rispetto questa vittoria.
New York con questo risultato elettorale oggi lancia un messaggio al pianeta: la diversità è forza, la convivenza è ricchezza, il dialogo è il futuro.
Questo risultato parla anche all’Europa e all’Italia: dimostra che l’integrazione non è un sogno, ma una realtà possibile quando prevalgono competenza, fiducia e solidarietà.
Mamdani ha vinto per tutti noi che crediamo nella pace, nella conoscenza e nella libertà come diritti universali.”
