Europee. FdI primo partito attorno al 28,3%. Meloni: “orgogliosa dei risultati, centrodestra cresce insieme”

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AgenPress – “Ci siamo visti qui due anni fa ed era una bella notte, per me questa è ancora più bella. Dopo due anni di governo nella peggiore situazione possibile” il voto ci ha detto “non speriamo che voi siate ma voi siete”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che è anche presidente di Fdi e candidata capolista in tutte le circoscrizioni, commentando le elezioni europee al comitato elettorale del partito.

“L’Italia si presenta al g7 e in Europa con il governo più forte di tutti, è una soddisfazione e anche una grande responsabilità”.

“Due anni fa  era una scommessa basata sulla speranza. Tanta gente aveva creduto in noi, tante persone speravano che noi potessimo essere. Dopo quasi due anni di governo, nella peggiore situazione possibile, quelle stesse persone ci hanno detto ‘non speriamo che voi siate, voi siete’. E questo ha un valore per me personalmente enorme perché in questi quasi due anni noi abbiamo fatto scelte difficili in un tempo nel quale non c’erano soldi da gettare al vento per fare campagna elettorale, un tempo nel quale c’era bisogno di dire la verità, e di fare quello che era giusto fare per l’Italia, non per noi semplicemente. Non per il partito, non per la nostra immagine. Il fatto che gli italiani abbiano capito questo per me ha un valore straordinario e penso che sia un valore che va accolto”.

“Voglio dire grazie a quella maggiorana di italiani che ha continuato a scegliere Fdi e il centrodestra, sono orgogliosa del risultato anche di Forza Italia e della Lega, che la maggioranza che governa questa nazione sia riuscita a crescere insieme. E’ un messaggio che arriva dagli italiani, ‘andate avanti’ e fatelo con maggiore determinazione se possibile”.

“Nel caso nostro ci hanno visto arrivare ma non sono riusciti a fermarci”.

“Il sistema sta diventando di nuovo bipolare, è una buona notizia, ci sono visioni che si contrappongono e su cui si chiede ai cittadini da che parte stanno. oggi ci hanno detto che stanno dalla nostra parte”, ha aggiunto.

L’alto astensionismo delle elezioni europee apre a “una riflessione sul ruolo dell’Europa, perché il tema dell’affluenza bassa non è solo in Italia ma in tutto il Continente. E’ il segno che l’Europa viene percepita come distante e di come abbia fatto politiche non condivise dai cittadini e si vede dal fatto che le forze alternative alla sinistra crescono in tutta Europa”.

“Questo è un richiamo a politiche più pragmatiche meno ideologiche e in alcuni casi folli, ad esempio sul green deal”, aggiungendo che “serve un’Europa più capace di ascoltare i cittadini e meno invadente sulla vita delle persone”.

 

 

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