Poliziotto accoltellato: dobbiamo aspettare un morto prima che la politica intervenga?

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AgenPress. Ancora una brutale aggressione contro un operatore di Polizia. Nella serata di ieri, in zona Prenestino, un collega è stato accoltellato mentre cercava di fermare un ladro in via dei Castani. Il malvivente, sorpreso dopo un furto, ha reagito con violenza estraendo un coltello e cercando più volte di colpirlo. È riuscito a ferirlo alla spalla, ma solo grazie alla sua esperienza e alla prontezza di altri colleghi, intervenuti in aiuto, si è evitata una tragedia.

Dopo l’aggressione, il responsabile ha tentato di scappare, scavalcando cancelli e rifugiandosi in un’area verde poco illuminata. Per fermarlo è stato necessario l’intervento di più pattuglie, che dopo un lungo inseguimento sono riuscite a bloccarlo. Durante le operazioni un altro poliziotto è rimasto ferito a causa di una caduta. L’arma utilizzata, un coltello a serramanico, è stata trovata e sequestrata.

Questo episodio è solo l’ennesima dimostrazione di quanto sia diventato pericoloso il lavoro delle forze dell’ordine. Ogni giorno chi indossa una divisa rischia la vita di fronte a delinquenti sempre più aggressivi, che si sentono liberi di colpire senza timore delle conseguenze.

Il SIULP di Roma elogia il coraggio e la professionalità dei colleghi che hanno evitato il peggio, ma è inaccettabile che si continui a lavorare in queste condizioni. Quanto ancora dovremo aspettare prima che la politica prenda provvedimenti concreti?

Servono pene certe e un segnale chiaro da parte delle istituzioni: chi attacca un servitore dello Stato deve essere certo che pagherà le conseguenze. Il tempo delle parole è finito, ora servono fatti.

E’ quanto dichiara, in una nota, Ignazio Craparotta segretario generale del SIULP Roma.
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