In particolare, questo documento ribadisce l’impegno del popolo americano a investire, insieme al popolo ucraino, in un’Ucraina libera, sovrana e sicura.
Il memorandum contiene una clausola che afferma che “gli Stati Uniti d’America hanno fornito un significativo sostegno finanziario e materiale all’Ucraina dopo l’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022”.
Secondo il memorandum, i due Paesi riconoscono il contributo fornito dall’Ucraina al rafforzamento della pace e della sicurezza internazionale, rinunciando volontariamente al terzo più grande arsenale di armi nucleari al mondo.
Il documento stabilisce che gli Stati Uniti rispettano gli impegni dell’Ucraina relativi alla sua adesione all’Unione Europea o agli accordi con istituzioni finanziarie internazionali e altri creditori ufficiali. Ciò significa che i lavori sull’accordo non possono causare conflitti nel percorso di integrazione europea dell’Ucraina.
Il documento è stato firmato nell’ambito del processo di negoziazione, che si svolge in conformità con la Risoluzione n. 333-r del Consiglio dei Ministri dell’Ucraina, datata 11 aprile 2025, “Sulla delegazione del governo dell’Ucraina a partecipare ai negoziati con il governo degli Stati Uniti d’America sull’attuazione di progetti congiunti”.
Tra le altre cose, il memorandum menziona che il 21 aprile 2025 il primo ministro ucraino Denys Shmyhal visiterà Washington per incontrare il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent e fornire un sostegno di alto livello alla conclusione delle discussioni tecniche sui termini di un accordo che istituisce un fondo di investimento per la ricostruzione.
Si prevede che i team negoziali riferiscano sui progressi compiuti entro il 26 aprile 2025, con l’obiettivo di concludere le discussioni entro tale data e firmare l’accordo il prima possibile.
Ricordiamo che il 17 aprile 2025 l’Ucraina e gli Stati Uniti hanno firmato un memorandum in cui confermano la loro comune volontà di concludere un accordo di partenariato economico reciprocamente vantaggioso tra i due Paesi.