AgenPress. Buongiorno a tutti, grazie alla segretaria Fumarola, a tutta la Segreteria Confederale della CISL per questo invito. Saluto tutte le autorità, a partire dal Presidente del Senato, Ignazio La Russa, al Ministro Calderone. Saluto i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, delle categorie economiche e produttive che sono presenti in sala, ma soprattutto voglio dire buongiorno a tutti i delegati che sono qui oggi e che costituiscono la colonna portante di questo ventesimo Congresso della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori.
Mi consentirete di rivolgere un saluto particolare a una persona che non so se conoscete, il Sottosegretario Luigi Sbarra, che sono fiera di poter annoverare nella squadra di Governo. So abbastanza bene, con il Presidente La Russa lo dicevamo poc’anzi che era un pò che non vedevo una situazione congressuale, noi sappiamo bene che cosa significhi essere indicati come delegati a un congresso.
Posso immaginare l’emozione e la responsabilità che ciascuno di voi avverte, perché ciascuno di voi in questa sede rappresenta non solo se stesso, ma migliaia di lavoratori, porta sulle proprie spalle le loro aspettative, i loro bisogni e le loro istanze. Chiaramente le scelte che voi fate oggi qui contribuiranno a determinare il futuro di molti, delle realtà dove lavorate e dei territori in cui quelle realtà operano. Questo vostro Congresso è, come sempre, un grande esercizio di democrazia, un grande esercizio di partecipazione che non può lasciare indifferente chi ricopre incarichi istituzionali, ma soprattutto chi, come me, ha alle spalle una lunga esperienza politica e sa quanto queste occasioni siano fondamentali nella vita di qualsiasi organizzazione e per lo stato generale della nostra democrazia.
Un Congresso serve chiaramente a fare il punto della situazione sul lavoro che è stato svolto, ma è soprattutto un momento che serve a delineare le nuove strategie, a capire quali siano gli strumenti più efficaci per mettere in piedi quelle strategie, per portare avanti le proprie rivendicazioni. Questo esercizio che fate è molto utile per tutti, anche oltre la vostra organizzazione, per i lavoratori che rappresentate, per le imprese e anche per il Governo, che è un interlocutore naturale ed ha un rispetto enorme per il lavoro che svolgete, come dimostra anche la mia presenza qui oggi. Ho accettato questo invito perché volevo sottolineare ancora una volta la centralità che il Governo attribuisce al dialogo con le parti sociali, con i lavoratori, con le imprese, con i corpi intermedi, con chi si fa interprete e portatore delle istanze di una specifica categoria e difende quelle istanze mantenendo però come bussola sempre l’interesse generale.